Cimitero acquatico nel porto di Volos: una tragedia ambientale che mette in allarme la comunità locale

Le acque del porto di Volos si sono trasformate in un cimitero acquatico, ricoperte da una coltre argentea di pesci morti che hanno destato preoccupazione tra i residenti e le autorità locali. Il fetore acre ha invaso l’aria, spingendo le persone a intervenire prontamente per evitare che si diffondesse nei ristoranti e negli hotel circostanti.Il consigliere comunale Stelios Limnios ha descritto la scena come un’immensa distesa di pesci senza vita che si estendeva per chilometri lungo la costa e nel Golfo Pagaseo, creando un quadro desolante e allarmante. I pescherecci sono stati mobilitati per recuperare i corpi dei pesci defunti, con tonnellate di esemplari che sono stati raccolti e trasportati via su camion per essere smaltiti.Il sindaco Achilleas Beos ha espresso la sua indignazione per l’inazione del governo nel fronteggiare la situazione prima che si verificasse questa catastrofe ambientale. Ha sottolineato il rischio di un impatto devastante sull’ecosistema locale, mettendo in guardia sulle possibili conseguenze negative per le altre specie ittiche presenti nella zona.Gli esperti hanno individuato nelle eccezionali inondazioni dello scorso anno la causa scatenante di questa tragedia marina. Il lago Karla, riempitosi a seguito delle piogge torrenziali, ha agito da trappola mortale per i pesci d’acqua dolce che vi erano finiti intrappolati. La mancanza di una rete protettiva alla foce del canale che collega il lago al mare ha favorito il tragico destino dei pesci spinti verso il porto di Volos.Il sindaco Beos ha denunciato la mancanza di intervento preventivo da parte delle istituzioni competenti e ha sollecitato un’indagine per accertare eventuali responsabilità nell’accaduto. L’episodio dei pesci morti a Volos rappresenta un monito sulla necessità di proteggere e preservare l’ambiente marino dalle minacce derivanti da eventi naturali estremi e dall’incuria umana.