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Don Cesare Provenzi, Benemerito d’Assisi: omaggio a un pastore.

L’eco di una commozione profonda ha riempito la Sala della Conciliazione ad Assisi, dove la comunità ha tributato un omaggio solenne a Don Cesare Roberto Provenzi, conferendogli postumo il titolo di Benemerito della Città.
Un riconoscimento unanime, deliberato dal Consiglio comunale nel 2025, che sigla l’eredità spirituale e sociale di un pastore che ha lasciato un’impronta indelebile nel tessuto assisano.
Don Provenzi, prematuramente scomparso, fu un punto di riferimento per l’intera diocesi, incarnando un modello di sacerdozio attivo e profondamente radicato nel territorio.

La motivazione che ha portato all’attribuzione del titolo non si limita a un mero apprezzamento, ma ne delinea l’essenza: un impegno instancabile nel lenire le sofferenze delle famiglie in difficoltà, un contributo fondamentale alla crescita dei valori di perdono, giustizia e speranza, e un ruolo cruciale nel sostegno a chi si trovava ai margini della società.

La sua opera si è manifestata in molteplici ambiti, dalla pastorale giovanile alle attività dell’oratorio, fino al coinvolgimento attivo e prezioso nel celebre Calendimaggio, festa che incarna l’identità e la tradizione di Assisi.

Don Provenzi ha inoltre sostenuto con passione e competenza iniziative culturali che hanno arricchito il patrimonio artistico e intellettuale della città, dimostrando una visione ampia e una profonda sensibilità verso il bene comune.

Il riconoscimento, simbolicamente rappresentato da una pergamena sigillata con l’oro della città, è stato consegnato al fratello di Don Provenzi, Giuseppe, in una cerimonia ricca di personalità istituzionali: il sindaco Valter Stoppini, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, la presidente del Consiglio comunale Annalisa Rossi, i membri della Giunta comunale, consiglieri, il vescovo Domenico Sorrentino, l’attuale parroco Don Alessandro Picchiarelli, rappresentanti delle istituzioni e del tessuto sociale assisano.

Il sindaco Stoppini ha esaltato la figura di Don Provenzi, sottolineando come abbia saputo infondere un profondo senso di appartenenza e di speranza nella comunità, dedicandosi con abnegazione all’assistenza spirituale, teologica, umana e sociale dei suoi concittadini.

Attraverso questa benemerenza, il Consiglio comunale ha voluto eternamente iscrivere il suo nome tra i più illustri benefattori della città.

La presidente Proietti, che ne aveva avviato l’iter fin dal suo precedente incarico di sindaca, ha tracciato un ritratto vivido di un uomo e un sacerdote che ha saputo unire persone e luoghi, promuovendo la solidarietà verso i più vulnerabili e offrendo guida ai giovani.
Ha enfatizzato come l’evangelizzazione, a suo avviso, si concretizzi innanzitutto in gesti di vicinanza e di aiuto concreto.

Il vescovo Sorrentino ha poi sottolineato il carisma unificante di Don Provenzi, capace di dialogare con le diverse generazioni e ideologie, convinto che il confronto sia un elemento essenziale per la crescita della fede.
Commovente è stato il ringraziamento di Alice Provenzi, nipote del sacerdote, che ha espresso la gratitudine della famiglia per il sostegno e l’amore ricevuti dalla comunità, incoraggiando a proseguire l’opera del defunto parente.
Il riconoscimento è dunque un monito a custodire e a perpetuare l’eredità di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio di Assisi e dei suoi abitanti, un esempio luminoso di fede, dedizione e amore per il prossimo.

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