domenica 28 Settembre 2025
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Perugia

L’Analista: Spionaggio, Terrorismo e Geopolitica tra Oriente e Occidente

L’ombra di un titolo abbandonato, “La caduta degli zar”, aleggia ancora nel pensiero di Michele Fioroni, autore de *L’analista*, un romanzo che si è evoluto da una riflessione sulla storia russa a una complessa spy story ambientata nel delicato crocevia tra terrorismo, diplomazia e spionaggio.

Presentato a Perugia, il libro, pubblicato da Baldini + Castoldi, si snoda attraverso oltre duecentocinquantine di pagine, tessendo una trama di verità manipolate e pericoli imminenti.

Al centro della narrazione troviamo Richard Parnasi, un politico e lobbista navigato, catapultato in una missione a Washington.
Qui incontra Farah Cooper, un’analista saudita di straordinaria intelligenza, una figura chiave in un piano terroristico orchestrato dal potente sceicco Al Rashad.
L’attentato mirava a distruggere il vertice cruciale tra il Presidente americano e il principe dell’Arabia Saudita, un evento destinato a scuotere gli equilibri del Medio Oriente.

Farah, scelta per la sua apparente innocuità e la sua acutezza, si trova intrappolata in un gioco di manipolazione che attinge alle sue complesse radici culturali e al suo senso di identità.
L’imprevisto legame che si crea tra lei e Parnasi complica i piani del terrorista, trasformando il lobbista in un ostacolo da eliminare.
L’autore, introdotto dal presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli, ha ripercorso il percorso che ha portato alla creazione del romanzo, sottolineando come l’evoluzione di un’idea possa portare a esplorare temi di attualissima rilevanza.
Briziarelli ha ricordato le capacità profetiche di Fioroni, un uomo poliedrico che unisce esperienza nel marketing, insegnamento universitario e impegno politico, evidenziando come il suo primo thriller, *Ombre cinesi* (2019), avesse prefigurato alcuni sviluppi poi concretizzati nella realtà.
Nel romanzo precedente, il personaggio di Richard Parnasi era incaricato di intercettare un imprenditore nel settore delle biotecnologie, al centro di un intrigo internazionale che mirava a destabilizzare la Cina attraverso un virus.
Un parallelo che ha destato ammirazione, soprattutto alla luce della successiva pandemia di Covid-19.
Fioroni ha poi precisato che *L’analista* si pone interrogativi cruciali sulla geopolitica contemporanea: l’alleanza strategica tra Stati Uniti e Arabia Saudita, il rapporto storico tra Stati Uniti e Israele, e il tentativo di destabilizzare il Medio Oriente attraverso un atto terroristico.

Ha sottolineato come il romanzo, pur attingendo a dinamiche reali, rappresenti una finzione narrativa, sebbene il personaggio di Parnasi, con le sue sfaccettature e le sue contraddizioni, rifletta alcuni aspetti dell’esperienza umana e professionale dell’autore.

La presentazione del libro ha visto la partecipazione di un pubblico eterogeneo, composto da figure di spicco del panorama politico, economico e culturale italiano: giornalisti, militari, imprenditori e istituzionali, un chiaro segno della risonanza che l’opera ha suscitato.

Un dibattito acceso e stimolante ha seguito la presentazione, focalizzato sulle implicazioni geopolitiche del romanzo e sulla sua capacità di interpretare le sfide del presente.
L’ombra di un futuro da rivelare incombe su *L’analista*, lasciando presagire nuove inquietudini e riflessioni sull’equilibrio precario del mondo contemporaneo.

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