L’impulso verso un’opera di radicale riqualificazione e potenziamento della Strada Statale 650 “Trignina” si concretizza con l’attivazione di un tavolo tecnico permanente, istituito direttamente presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tale iniziativa risponde a una crescente urgenza, amplificata dalla necessità di garantire sicurezza e migliorare la connettività di un’area strategica per il Molise e le regioni limitrofe.
L’azione, accolta con favore dalla Camera di Commercio del Molise, trova le sue radici in un protocollo d’intesa siglato a luglio scorso da un’alleanza significativa: le Camere di Commercio di Molise, Chieti-Pescara, Gran Sasso d’Italia, Frosinone-Latina e Caserta.
Questo fronte comune, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti, ha dimostrato una ferma volontà di sensibilizzare le istituzioni e le amministrazioni pubbliche sulla cruciale importanza di un intervento strutturale sulla “Trignina”.
Il Presidente della Camera di Commercio del Molise, Paolo Spina, ha definito questo risultato come un passo fondamentale, sottolineando il ruolo proattivo dell’Assessore regionale alla Viabilità e Infrastrutture, Michele Marone, nel portare all’attenzione nazionale le problematiche infrastrutturali che affliggono il territorio.
L’intervento sulla SS650 non può essere considerato un semplice miglioramento viario, bensì una leva strategica per la rivitalizzazione economica e sociale delle aree interne.
L’infrastruttura, infatti, rappresenta un nodo cruciale per l’accessibilità e la competitività di comunità spesso marginalizzate, le cui identità sociali, culturali ed economiche sono profondamente legate al territorio.
Investire nella “Trignina” significa dunque promuovere uno sviluppo sostenibile, capace di valorizzare le specificità locali e generare nuove opportunità occupazionali.
L’opera non si limita a colmare lacune infrastrutturali, ma mira a creare un ecosistema favorevole all’innovazione, al turismo sostenibile e alla riconnessione delle aree interne con i centri urbani più grandi, favorendo così la creazione di filiere produttive innovative e resilienti.
La digitalizzazione delle infrastrutture, l’implementazione di sistemi di monitoraggio ambientale e la promozione di forme di mobilità dolce integrata sono elementi imprescindibili per un intervento che punti realmente a un futuro sostenibile e inclusivo per il Molise e le regioni adriatiche.