02 settembre 2024 – 09:45
La stagione appena trascorsa è stata eccezionale, con risultati mai visti prima nella storia della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani. Emiliano Bronzino, il direttore artistico, esprime la sua gioia per i numeri record ottenuti: oltre 70mila presenze e un bilancio chiuso in pareggio per un importo di 3.133 milioni di euro, segnando un incremento del 22% rispetto all’anno precedente.Il Direttore è stato riconfermato per il prossimo quadriennio dopo aver affrontato con determinazione le sfide degli anni passati, iniziando il suo incarico durante il lockdown del giugno 2020. La crisi storica si è trasformata in un’opportunità che ha permesso di sperimentare nuove modalità di coinvolgimento digitale del pubblico e delle scuole.I prossimi obiettivi includono la presentazione al Ministero della progettualità per il prossimo triennio, con numerosi progetti innovativi in cantiere. Tra le idee del Direttore spicca la realizzazione di una trilogia sul rapporto tra l’essere umano e la natura, nonché la creazione di spettacoli che fondono teatro e scienza.Desideroso di espandere i confini della Fondazione, Emiliano Bronzino sogna di avere a disposizione uno spazio aggiuntivo al di fuori di Torino. Per quanto riguarda gli spettacoli imperdibili della nuova stagione, consiglia “Paladini di Francia” del Teatro Koreja e “Raffaello, il figlio del vento” interpretato da Matthias Martelli. Inoltre, suggerisce la partecipazione alla messa in scena legata al bando Orizzonti che coinvolge giovani artisti under trenta.Tra le novità più insolite programmate per quest’anno c’è la presentazione congiunta dei lavori della trilogia su Platone. Questa visione curatoriale permette una fruizione continua delle opere collegate tra loro. La Fondazione interagisce attivamente con le scuole attraverso progetti come “Giovani sguardi”, coinvolgendo direttamente i ragazzi nelle selezioni degli spettacoli destinati a questa fascia d’età.Analizzando gli adolescenti attuali, Emiliano Bronzino li descrive come attenti, curiosi e intraprendenti nonostante abbiano vissuto da vicino gli effetti della pandemia senza volerne più sentir parlare. Riconosce la loro capacità critica e li coinvolge attivamente nel processo decisionale riguardante gli spettacoli rivolti ai giovani pubblici.
