lunedì 29 Settembre 2025
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Torino

Tragico incidente in Canavese: anziano agricoltore muore ribaltandosi con un trattore.

Il silenzio della campagna canavese è stato squarciato ieri da una tragedia che ha spezzato la vita di un uomo di 84 anni, residente a Nole, in provincia di Torino.
L’evento, verificatosi in una strada sterrata nei pressi di Villanova Canavese, ha visto il pensionato, impegnato in attività agricola con un trattore, perdere il controllo del mezzo, che si è poi ribaltato, causandone il decesso sul posto.
L’episodio solleva interrogativi complessi che vanno ben oltre la semplice ricostruzione dell’accaduto.

L’età avanzata della vittima, unita all’utilizzo di un macchinario agricolo in un contesto di lavoro spesso precario e non standardizzato, pone l’accento sulla necessità di una riflessione più ampia riguardo alla sicurezza sul lavoro nelle aree rurali.

La sterrata, un ambiente intrinsecamente più rischioso rispetto a una via asfaltata, introduce variabili come la trazione ridotta, la presenza di irregolarità del terreno e la limitata visibilità, fattori che possono contribuire a incidenti.

L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco di Nole e Mathi, del personale medico del 118 e dei Carabinieri della Compagnia di Venaria, purtroppo, non è stato sufficiente a salvare l’uomo.
La loro prontezza testimonia l’efficienza dei servizi di soccorso, ma non può cancellare la gravità della perdita.

Attualmente, il Servizio per la Prevenzione e la Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (Spresal) dell’Asl To4 ha avviato indagini approfondite per ricostruire la dinamica precisa dell’incidente.

L’analisi si concentrerà non solo sulla verifica delle condizioni meccaniche del trattore, ma anche sull’esame delle procedure di sicurezza in atto, sulla formazione specifica dell’anziano e sulle eventuali cause ambientali o strutturali che potrebbero aver contribuito al ribaltamento.

Questa vicenda tragica invita a un’analisi critica delle pratiche agricole tradizionali, spesso caratterizzate da un rapporto diretto e autonomo con la terra, che in alcuni casi può tradursi in una sottovalutazione dei rischi legati all’utilizzo di macchinari complessi.
Si rende urgente una maggiore attenzione alla formazione continua degli operatori agricoli, anche di età avanzata, e alla valutazione dei rischi specifici legati all’ambiente di lavoro rurale.
L’episodio sottolinea, infine, l’importanza di promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga non solo i datori di lavoro, ma anche gli stessi lavoratori, affinché siano consapevoli dei pericoli e adottino comportamenti responsabili per prevenire ulteriori tragedie.

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