La recente conclusione della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo presso lo stabilimento Tirso di Muggia (Trieste) segna un capitolo delicato nella storia industriale del territorio.
L’azienda, in un contesto di profonda riorganizzazione post-Cigs per cessazione di attività, si è trovata costretta a intraprendere questa complessa procedura, con conseguenze dirette su un centinaio e sessanta lavoratori.
L’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha ribadito con fermezza l’impegno concreto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a tutelare i diritti e il futuro professionale di queste persone.
Nonostante l’esito inconclusivo della trattativa amministrativa, l’attenzione regionale rimane focalizzata sulla mitigazione degli impatti sociali ed economici derivanti dalla decisione aziendale.
Fino al trenta settembre, i dipendenti manterranno il rapporto di lavoro e resteranno in Cigs, garantendo un periodo transitorio cruciale.
L’entrata in vigore dei licenziamenti collettivi, prevista per il primo ottobre, segna un punto di non ritorno, ma non arresta l’azione della Regione.
L’approccio regionale si configura come un sistema integrato che mira a favorire la ricollocazione del personale attraverso un’azione sinergica con le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali e la società di servizi per l’impiego Coselag.
Questo sforzo concertato non si limita alla semplice ricerca di nuovi posti di lavoro, ma si proietta verso il sostegno attivo alle imprese locali interessate ad accogliere ex dipendenti Tirso, offrendo incentivi e percorsi di formazione mirati.
I risultati parziali degli interventi già avviati dimostrano l’efficacia di questa strategia, con un numero significativo di assunzioni già realizzate.
Si garantisce la continuità dei programmi di politica attiva del lavoro, potenziandoli con iniziative innovative per rispondere alle specifiche esigenze del mercato del lavoro.
L’attenzione della Regione non si esaurisce nella gestione dell’emergenza occupazionale.
Vi è la volontà di sostenere, in collaborazione con le istituzioni e gli attori economici competenti, ogni iniziativa volta a preservare la vocazione industriale del sito di Muggia.
Questo implica l’esplorazione di opportunità di rilancio industriale, la promozione di investimenti e il sostegno alla diversificazione produttiva, al fine di evitare la desertificazione industriale del territorio e valorizzare le competenze specializzate presenti.
La sfida è complessa, ma la Regione si impegna a perseguirla con determinazione, consapevole del ruolo cruciale che l’industria gioca nello sviluppo economico e sociale del Friuli Venezia Giulia.