04 settembre 2024 – 13:31
La turbolenza nei mercati globali si è intensificata ulteriormente ieri, con le indicazioni negative provenienti dalla manifattura statunitense che hanno scatenato una serie di vendite a Wall Street. L’indice ISM del settore manifatturiero, ancora in contrazione per il quinto mese consecutivo, ha innescato un’ondata di preoccupazione tra gli investitori, portando il Nasdaq a chiudere le contrattazioni con un pesante calo del 3,2%, trainato soprattutto dal crollo di Nvidia che ha registrato una perdita del quasi dieci percento sul suo valore. Questo declino si è riflesso immediatamente anche sui mercati asiatici, con Tokyo che ha chiuso la sessione in ribasso del 4,2%.L’Europa non è stata immune da queste tensioni e si prepara ad affrontare una giornata di trading all’insegna dei forti ribassi. I timori legati alla salute dell’economia americana, evidenziati dai dati deludenti sulla produzione manifatturiera degli Stati Uniti e dalle incertezze geopolitiche in corso, continuano a pesare sull’umore degli investitori.Nei primi minuti di scambi sul listino italiano, Piazza Affari ha registrato un calo dell’1,26% a 33.477 punti, mentre Francoforte e Parigi hanno avviato le contrattazioni rispettivamente con un ribasso dello 1,19% e dello 0,86%. Anche Londra ha aperto la sessione in territorio negativo, segnando un calo dell’0,81%.In questo contesto di incertezza e volatilità sui mercati finanziari globali, gli investitori sono alla ricerca di segnali positivi che possano rassicurarli sulle prospettive future dell’economia mondiale. La situazione rimane fluida e soggetta a repentini cambiamenti, rendendo fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi dei prossimi giorni per valutare al meglio le strategie d’investimento da adottare.