Un’urgenza di riappacificazione e chiarezza si fa sentire attorno al Festival della Scienza di Genova, minato da una controversia che rischia di oscurare un’occasione cruciale per la divulgazione scientifica e il dialogo pubblico.
Un gruppo di figure di spicco, tra intellettuali e leader del mondo imprenditoriale, ha lanciato un appello volto a ristabilire un clima di fiducia e a reintegrare Leonardo come partner del prestigioso evento.
Tra i firmatari emergono nomi di rilievo come Carlo Rognoni, Gianaurelio Cuniberti e Carlo Castellano, testimonianza della gravità percepita della situazione.
L’esclusione di Leonardo, azienda leader nel settore aerospaziale e della difesa, è stata determinata da un movimento di docenti e accademici, che hanno sollevato accuse di presunta fornitura di armamenti a Israele.
Un’accusa pesante, che ha innescato un’onda di reazioni e un’offuscamento del ruolo centrale che il Festival svolge nel panorama culturale e educativo nazionale.
I promotori dell’appello sottolineano con forza il valore intrinseco del Festival, considerandolo un motore di ispirazione e apprendimento non solo per la Liguria, ma per l’intera nazione.
Ritengono che l’errore commesso – indipendentemente dalle intenzioni e dalla presunta “buona fede” che lo hanno guidato – debba essere riconosciuto e corretto, affinché i protagonisti coinvolti possano riflettere e invertire la rotta.
La preoccupazione principale risiede nell’impatto di questa vicenda sui giovani, che con crescente consapevolezza esprimono il loro dissenso verso le politiche governative israeliane.
È fondamentale, però, contrastare le proteste con dati concreti e un’informazione accurata, anziché con strumentalizzazioni o pregiudizi.
Leonardo ha, infatti, ufficialmente dichiarato di non fornire armi a Israele da ben tre anni, una verità che dovrebbe essere elemento centrale del dibattito.
I promotori dell’appello invitano i docenti e gli accademici coinvolti a rivedere le proprie convinzioni, abbracciando il rigore scientifico che impone l’analisi oggettiva dei fatti e la ricerca della verità attraverso il confronto aperto e costruttivo.
L’auspicio è che Leonardo possa tornare ad affiancare il Festival come partner finanziario, contribuendo a garantirne la continuità e l’eccellenza.
In tal senso, si sollecita il Presidente e la Direttrice del Festival a coinvolgere attivamente i membri del Consiglio di Amministrazione, i soci istituzionali – che includono enti come il Comune di Genova, il CNR, l’Università di Genova, l’IIT e la Camera di Commercio – per superare questa spiacevole impasse e trovare una soluzione che preservi il prestigio dell’evento e favorisca il ritorno alla serenità.
Si tratta di un’occasione imperdibile per riaffermare i valori della trasparenza, dell’obiettività e del dialogo costruttivo, pilastri fondamentali della scienza e della società democratica.








