Il Teatro Comunale di Bologna riapre i suoi sipoli dopo la pausa estiva con un’offerta lirica di profonda risonanza, segnando il ritorno di un capolavoro dimenticato: *Edipo Re* di Igor Stravinskij, assente dal palcoscenico bolognese da oltre mezzo secolo.
L’esecuzione, fissata per il 7, 9 e 12 ottobre, riaccende una luce sul dramma sacrale del compositore russo, con la direzione magistrale di Oksana Lyniv, figura di spicco nella storia recente del teatro, un tempo sua direttrice musicale.
Questo ritorno di Lyniv culminerà con il completamento dell’integrale del ciclo wagneriano, concludendo con *Götterdämmerung* il 24 e 26 ottobre, un’impresa ambiziosa che consolida l’impegno del Comunale verso il repertorio più impegnativo e innovativo.
*Edipo Re*, in una nuova allestimento curato da Gabriele Lavia, non è semplicemente una ricostruzione di un mito antico, ma una riflessione acuta e urgente sul male che affligge l’umanità.
Lavia, con la sua sensibilità da narratore e regista, illumina la tragica ricerca di Edipo, svelando una verità sconvolgente: l’origine del male risiede nell’uomo stesso, nella sua stessa sete di conoscenza e controllo.
L’opera, interpretata da un cast internazionale di voci di pregio, vede Gianluca Terranova nei panni di Edipo, Atala Schöck come Giocasta, Anton Keremidtchiev in un doppio ruolo, Sorin Coliban come Tiresia, Sven Hjörleifsson come Pastore, con la preparazione corale impeccabile di Gea Garatti Ansini.
La messinscena di Lavia, concepita appositamente per le caratteristiche architettoniche uniche del Nouveau, affronta con ingegno la peculiarità del palcoscenico basso.
Lungi dall’essere un limite, questa caratteristica strutturale viene sublimata in un elemento drammatico essenziale: un peso visibile che schiaccia i protagonisti, amplificando il senso di oppressione e la sofferenza collettiva.
È un palcoscenico che dialoga con le angosce del presente, con le guerre che imperversano e le carestie che affliggono popolazioni innocenti, proiettando la tragedia tebana in un contesto contemporaneo.
Lavia, con la sua visione artistica, non intende solo riproporre una storia antica, ma risvegliare una coscienza critica, stimolando la riflessione sul nostro ruolo di artefici del nostro destino.
L’esecuzione dell’opera di Stravinskij sarà preceduta dall’esecuzione dei *Tre preludi sinfonici Per l’Edipo re* di Ildebrando Pizzetti, composizioni di grande suggestione che originariamente accompagnavano la rappresentazione della tragedia sofoclea al Teatro Olimpia di Milano nel 1904.
Questo prologo musicale crea un ponte tra il passato e il presente, richiamando la tradizione musicale e teatrale che ha ispirato Stravinskij e offrendo al pubblico una cornice musicale suggestiva per l’esperienza che seguirà.
È un omaggio alla grandezza della tradizione operistica italiana e un preludio all’incontro con la potenza espressiva di un’opera che continua a interrogarci sulla condizione umana.