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Giovani Lombardi: Imprenditorialità, Autonomia e Sfide Future

Un’analisi recente, condotta dall’Istituto Piepoli su un campione rappresentativo di mille giovani lombardi tra i 16 e i 30 anni, offre uno spaccato significativo del panorama dell’imprenditorialità e delle aspettative lavorative nella regione.
I dati rivelano un’inquietudine positiva, un desiderio di autonomia e realizzazione che si traduce in una notevole propensione verso l’autoimprenditorialità: il 37% degli intervistati ammette di valutare seriamente questa opzione nel futuro.

Tuttavia, questa aspirazione si scontra con una percezione di inadeguatezza formativa.
Sebbene gli studenti siano generalmente soddisfatti dell’esperienza scolastica, emerge chiaramente la sensazione che il sistema educativo attuale non prepari adeguatamente al passaggio nel mondo del lavoro.

Questa lacuna si amplifica nel contrasto con l’elevata soddisfazione (79%) espressa dai giovani già impegnati professionalmente, suggerendo che l’esperienza pratica, pur con le sue sfide, può colmare in parte questo divario.
L’incertezza sul futuro professionale rappresenta un elemento centrale nella riflessione dei giovani, con un ragazzo su due che lo descrive come un’incognita.

Nonostante la centralità dello stipendio (indicato come prioritario dal 31%), i giovani lombardi non si limitano a una visione puramente economica.
La ricerca evidenzia una crescente attenzione alla qualità dell’ambiente lavorativo, alla possibilità di crescita professionale e personale, e alla flessibilità.
Questi aspetti, un tempo considerati secondari, emergono ora come fattori determinanti nella scelta del percorso lavorativo.

L’importanza attribuita alle competenze relazionali e all’impegno (considerati cruciali dalla metà degli intervistati) sottolinea la consapevolezza che il successo non dipende solo dalla preparazione tecnica.

Anzi, la capacità di interagire, collaborare e comunicare efficacemente si rivela un fattore abilitante, ma che necessita di un solido fondamento di competenze e formazione continua.
Il contesto geografico, in particolare la possibilità di risiedere in Lombardia, gioca un ruolo significativo per il 27% degli intervistati, suggerendo un legame forte con il territorio e una valorizzazione delle opportunità locali.
La ricerca mette in luce un’aspirazione diffusa verso modelli di impresa diversi: aziende consolidate e multinazionali, ma anche realtà innovative e start-up, e, in misura significativa, la possibilità di mettersi in proprio.
Questo desiderio di autonomia e di flessibilità sottolinea un cambiamento generazionale profondo, che spinge i giovani a cercare percorsi professionali che concilino realizzazione personale e indipendenza economica.

Il ruolo della Regione Lombardia nel sostenere l’autoimprenditorialità giovanile è percepito come fondamentale: l’80% degli intervistati ne riconosce l’importanza strategica, indicando la necessità di politiche mirate a promuovere l’innovazione, la formazione e l’accesso al credito, al fine di concretizzare le aspirazioni di una generazione desiderosa di costruire il proprio futuro in Lombardia.

La sfida, quindi, risiede nella capacità di tradurre queste aspettative in azioni concrete, creando un ecosistema favorevole alla crescita di giovani imprenditori e all’innovazione nel tessuto economico regionale.

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