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Tiraboschi Campione del Mondo di Chessboxing: un trionfo e una storia di resilienza.

Nicolò Tiraboschi, atleta bergamasco, ha consolidato il suo dominio nel mondo del chessboxing, aggiungendo un secondo titolo mondiale alla sua bacheca.
La sua vittoria, avvenuta a Loznica, in Serbia, durante i Campionati Mondiali Wcbo dal 23 al 28 settembre, testimonia non solo un’eccezionale abilità fisica, ma anche un’acuta intelligenza strategica, qualità imprescindibili in questa disciplina ibrida e affascinante.

Ripetendo il successo già ottenuto a Riccione nel 2023, Tiraboschi ha dimostrato una resilienza e una costanza che lo pongono tra le figure di spicco del chessboxing internazionale.

L’azzurro Davide Renna ha contribuito al successo della spedizione italiana, conquistando una medaglia di bronzo nella categoria dei meno 92 kg, a ulteriore riprova del crescente valore del movimento italiano in questa sportiva innovativa.

Il riconoscimento di “Chessboxer dell’anno” conferito a Tiraboschi durante la cerimonia di premiazione sottolinea il suo impatto sulla disciplina, celebrando non solo i risultati sportivi, ma anche l’ispirazione che rappresenta per gli atleti emergenti.
La Federazione Italiana Scacchi-Pugilato (FISP) ha voluto rendere noto che l’atleta ha affrontato un periodo delicato dopo la competizione di Riccione, con problematiche mediche significative che ne hanno rallentato il percorso.
La sua determinazione nel riprendere l’allenamento, pur con l’incertezza di una futura competizione a livello mondiale, riflette una profonda passione per lo sport e un forte spirito combattivo.

La capacità di Tiraboschi di raggiungere il peso richiesto per la categoria dei meno 61 kg, una scelta strategica rispetto alla precedente, è un esempio di dedizione e preparazione meticolosa.

Il raggiungimento di questo obiettivo, ottenuto nonostante le difficoltà mediche, evidenzia la forza di volontà e l’abilità di adattamento dell’atleta.
La partecipazione della FISP alla spedizione serba non si è limitata all’apporto degli atleti.

Un team di quattro arbitri – Volfango Rizzi, Sergio Pagano, Lorenzo De Angelis e Giancarlo Pocorobba – ha garantito la correttezza e la trasparenza delle competizioni.

Particolarmente significativo è l’elezione di Volfango Rizzi a vicepresidente della Federazione Mondiale, un riconoscimento che proietta l’Italia in una posizione di leadership nel mondo del chessboxing e ne sottolinea il contributo alla crescita e alla professionalizzazione della disciplina.
La presenza di un solido organico di arbitri qualificati è fondamentale per assicurare la credibilità e l’affidabilità delle competizioni, elementi chiave per attrarre nuovi talenti e ampliare la popolarità di questo sport unico nel suo genere.

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