Giovedì 2 ottobre, un atto di luce e memoria illuminerà la notte, testimoniando la profonda inquietudine e la solidarietà che anima il personale sanitario della provincia di Oristano.
Gli operatori ospedalieri di Oristano, Bosa e Ghilarza aderiranno al flash mob nazionale “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”, un’iniziativa promossa dalla rete #DigiunoGaza, per denunciare il tragico costo umano del conflitto israelo-palestinese e ribadire il diritto alla vita e alla dignità per il popolo palestinese.
L’evento, che si svolgerà dalle 21:00 alle 22:00, vedrà la comunità locale riunirsi in luoghi simbolici: piazzale San Martino a Oristano, il presidio dell’ospedale Mastino a Bosa e il cortile dell’ospedale Delogu a Ghilarza.
L’invito è rivolto a tutti: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ma anche cittadini, associazioni e chiunque senta l’urgenza di esprimere il proprio dissenso di fronte alla spirale di violenza che affligge la regione.
Ognuno è incoraggiato a partecipare portando con sé una fonte di luce: torce, lampade, lumini LED, perfino la luce del proprio cellulare, per creare un mare di luce in segno di speranza e compassione.
Alle ore 21, in contemporanea con altri ospedali in tutta Italia, le luci si accenderanno simultaneamente, in un gesto unitario di protesta e memoria.
Questo momento sarà dedicato al ricordo delle vittime innocenti di questa guerra: oltre 60.000 palestinesi, tra cui un numero devastante di bambini, circa 20.000, che hanno perso la vita a causa del conflitto.
Il tributo si estenderà anche agli operatori sanitari palestinesi, ben 1.677, caduti nell’esercizio delle loro funzioni, mentre si prodigavano per salvare vite umane in un contesto di estrema difficoltà e pericolo, diventando essi stessi vittime di un conflitto che li ha privati della possibilità di curare.
L’adesione all’iniziativa testimonia una presa di posizione di profonda umanità, in un contesto in cui la crisi umanitaria a Gaza continua a generare sofferenza e disperazione.
Il comitato Sos Sanità Barbagia Mandrolisai, condividendo gli stessi valori di solidarietà e impegno civico, si è dichiarato a sostegno dell’evento, manifestando la propria presenza in segno di compartecipazione davanti all’ospedale San Camillo di Sorgono.
Il gesto non è solo un momento di protesta, ma anche un appello alla comunità internazionale affinché agisca per porre fine alla violenza, promuovere il rispetto dei diritti umani e garantire un futuro di pace e sicurezza per tutti.