mercoledì 1 Ottobre 2025
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Università di Torino: voce per Gaza, impegno concreto per i diritti umani.

L’Università di Torino, con la forza di una coscienza civica profondamente radicata, solleva la propria voce per denunciare le gravissime e sistematiche violazioni dei diritti umani che affliggono la Striscia di Gaza.

La situazione, caratterizzata da un’escalation di violenza e sofferenza inaudita, trascende i confini di un conflitto armato, configurandosi, secondo le conclusioni di organismi internazionali di primaria importanza come l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), Human Rights Watch, Amnesty International e la Corte Internazionale di Giustizia, come potenzialmente genocida.

L’affermazione, pronunciata dalla Rettore Cristina Prandi durante il suo insediamento, non è un atto isolato, ma il segnale di un impegno istituzionale a difesa dei principi fondamentali che ispirano l’università.
La spedizione della Global Sumud Flotilla, e il suo esito, rappresentano un momento particolarmente critico, simbolo di un blocco umanitario che priva una popolazione intera di beni essenziali e la condanna a condizioni di vita insostenibili.
Gaza, in questo contesto, si erge a specchio che riflette le contraddizioni del nostro tempo, interrogando non solo la nostra responsabilità morale, ma anche i valori che fondano l’esistenza stessa di un’istituzione accademica.

Non è sufficiente limitarsi alla condanna verbale: l’Università di Torino, in quanto comunità intellettuale, si assume l’obbligo di tradurre la solidarietà in azioni concrete e incisive.

L’impegno si declina in diverse direzioni, con l’obiettivo di costruire ponti di speranza e ricostruzione.
In primo luogo, l’istituzione di borse di studio e programmi di mobilità solidale destinati agli studenti palestinesi, per consentire loro di proseguire gli studi e di contribuire alla rinascita del loro paese.
Parallelamente, si promuoveranno progetti di ricerca condivisa volti alla ricostruzione del patrimonio culturale e sociale di Gaza, con l’intento di preservare l’identità e la memoria di una popolazione martoriata.

L’istituzione si propone, inoltre, di rafforzare le reti internazionali di università impegnate nella difesa dei diritti umani, promuovendo un fronte comune a sostegno della realizzazione di corridoi umanitari sicuri e permanenti, capaci di garantire l’accesso a beni di prima necessità e di offrire assistenza medica essenziale.
Questo approccio, che va oltre la semplice assistenza emergenziale, mira a costruire un futuro di pace, giustizia e sviluppo sostenibile per il popolo palestinese, ponendo l’Università di Torino in prima linea nella promozione dei valori umani universali e nella difesa della dignità di ogni individuo.

La sfida è complessa, ma l’impegno dell’università è fermo: contribuire attivamente alla costruzione di un mondo più giusto e solidale, dove i diritti umani siano rispettati e garantiti per tutti.

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