mercoledì 1 Ottobre 2025
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Manifestazioni: sicurezza e libertà, un equilibrio delicato.

L’affermazione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a margine della presentazione della Relazione Annuale sulla lotta alla droga, offre una prospettiva articolata sul delicato rapporto tra diritto di manifestare, ordine pubblico e sicurezza nazionale.

Piuttosto che esprimere apprensione nel senso emotivo del termine, il Ministro ha delineato una preoccupazione che affonda le sue radici nell’analisi professionale e nella gestione operativa delle forze dell’ordine.

La libertà di espressione, pilastro fondante di una democrazia come quella italiana, si concretizza nel riempimento delle piazze, un fenomeno che, in sé, costituisce un segno di vitalità civica e di partecipazione.
La sua legittimità, tuttavia, non è assoluta ma condizionata alla modalità con cui si manifesta.
L’auspicio è che tali aggregazioni rimangano un esercizio pacifico, un veicolo per l’espressione di opinioni e rivendicazioni, rispettoso dei diritti altrui e dei principi costituzionali.
La violenza, in ogni sua forma, rappresenta una ferita profonda al tessuto democratico.

Il Ministro ha sottolineato con chiarezza che il divieto di ricorrere alla violenza è totale, estendendosi non solo alle manifestazioni eclatanti di aggressione fisica e danneggiamento della proprietà, ma anche a qualsiasi azione che possa destabilizzare la collettività e compromettere l’interesse generale.
Trasformare una causa legittima, per quanto possa essere sentita, in un pretesto per atti violenti costituisce una distorsione inaccettabile, un abuso del diritto di manifestare che danneggia la causa stessa che si intende difendere.

Le recenti annunci di blocchi e interruzioni delle attività, qualora concretizzati, pongono sfide operative complesse per le forze dell’ordine.
La gestione di tali situazioni richiede un approccio calibrato, volto a garantire la libertà di movimento dei cittadini e a prevenire disordini, senza compromettere il diritto di espressione.
L’auspicio primario rimane che tali azioni non si verifichino, preservando la continuità della vita sociale ed economica del Paese.
La capacità di bilanciare sicurezza e libertà è un imperativo costante per chiunque ricopra ruoli di responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico, e la pronuncia del Ministro Piantedosi riflette questa complessa equazione.
La vigilanza e la prevenzione restano gli strumenti chiave per salvaguardare la democrazia e la sicurezza, garantendo al contempo il pieno esercizio dei diritti fondamentali.

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