mercoledì 1 Ottobre 2025
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Time Zones: 40 anni di musica d’avanguardia tra Bari e il mondo.

Il Festival Time Zones celebra i suoi quaranta anni con un’edizione che si preannuncia come un viaggio sonoro e intellettuale, un’esplorazione delle frontiere musicali contemporanee che si dispiega in otto settimane, dal 10 ottobre al 15 novembre, tra Bari e la sua provincia.
Più che un semplice cartellone di concerti, Time Zones si configura come un laboratorio culturale, un osservatorio privilegiato sulle nuove tendenze e sulle voci emergenti che plasmano il panorama musicale globale.

L’apertura del festival, anticipata da due concerti omaggio al compositore Erik Satie, figura chiave della musica d’inizio Novecento, pone subito l’accento sulla profondità dell’indagine proposta: non una mera celebrazione del passato, ma un dialogo tra epoche, un confronto tra le avanguardie di ieri e di oggi.
La scelta di Satie, con la sua capacità di destrutturare il linguaggio musicale e di ricercare un’estetica della semplicità e dell’ironia, si rivela particolarmente significativa in un’epoca in cui la complessità e la frammentazione sembrano dominare la scena.

Il programma, curato dal direttore artistico Gianluigi Trevisi, si contraddistingue per la sua eclettismo e per la sua capacità di spaziare tra generi apparentemente distanti, dalla musica classica all’elettronica sperimentale, dal cantautorato intimista al rock alternativo.

Artisti provenienti da diverse parti del mondo, molti dei quali destinati a diventare nomi di riferimento nel panorama musicale internazionale, si alternano sul palco, offrendo al pubblico un’esperienza unica e coinvolgente.

Il cartellone si distingue, inoltre, per l’attenzione riservata a progetti artistici innovativi, capaci di superare le convenzioni e di proporre nuove forme espressive.
L’obiettivo, come sottolinea Trevisi, è quello di “scoprire percorsi che siano innovativi rispetto al linguaggio musicale, spesso fossilizzato in schemi precostituiti”.
Si tratta di una missione ambiziosa, che richiede una profonda conoscenza del territorio musicale e una grande capacità di ascolto.

L’impegno del festival non si limita, però, alla sola ricerca musicale.
Come evidenziato dall’assessora comunale alle Culture, Paola Romano, Time Zones offre “grandi spunti di riflessione nel tempo che viviamo”.
La locandina, con l’immagine evocativa e dolorosa di Gaza dilaniata dalla guerra, testimonia questa volontà di confrontarsi con le sfide del presente e di offrire al pubblico una prospettiva critica e consapevole.
In un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e incertezze, la musica può diventare uno strumento potente per comprendere il mondo e per promuovere valori di solidarietà, tolleranza e speranza.

La chiusura del festival, con i concerti di Mattia Vlad Morleo e della formazione americana Spain, si prospetta come un momento di celebrazione e di sguardo verso il futuro.

Dopo quaranta edizioni, Time Zones si conferma come un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti della musica d’avanguardia e per chiunque sia alla ricerca di esperienze culturali stimolanti e significative.

Un festival che non si limita a intrattenere, ma che invita alla riflessione, al confronto e alla scoperta.

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