mercoledì 1 Ottobre 2025
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Cinque Terre: 800.000€ per salvare muretti a secco e terrazzamenti

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha recentemente approvato un avvio di finanziamento di 800.000 euro destinato alla riqualificazione e al restauro dei tradizionali muretti a secco e dei terrazzamenti, elementi costitutivi del paesaggio culturale e dell’economia agricola locale.

Questa iniziativa, frutto di un profondo dialogo con la comunità agricola, introduce significative evoluzioni rispetto alle precedenti, mirando a una maggiore efficacia e precisione nell’utilizzo delle risorse.
La novità più rilevante risiede nell’ampliamento del campo di applicazione del finanziamento.
Non si interviene più esclusivamente a supporto di terrazzamenti attivi, dedicati alla coltivazione, ma si estende il sostegno alla ricostruzione di muretti crollati anche a tutela di aree marginali, precedentemente abbandonate o in stato di degrado.
Questo approccio mira a contrastare il progressivo spopolamento e l’erosione del tessuto agricolo, recuperando la produttività potenziale di aree altrimenti destinate all’oblio.

I beneficiari, ora, includono non solo proprietari terrieri e imprese agricole, ma anche conduttori coltivatori, incentivando una partecipazione più ampia e diversificata.
Un elemento cruciale è rappresentato dalla revisione dei tempi di esecuzione dei lavori.
La durata del bando è stata estesa a un anno dall’ammissione al contributo, consentendo una pianificazione più accurata e una gestione più sostenibile degli interventi.

Questo cambiamento tiene conto delle peculiarità operative intrinseche all’agricoltura delle Cinque Terre, caratterizzata da una complessità logistica e tecnica derivante dalla conformazione del territorio.
È stata inoltre introdotta la possibilità di richiedere finanziamenti anche per muri già ricostruiti, purché adeguatamente documentati, riconoscendo il lavoro prezioso già svolto dagli agricoltori.
Per le aziende agricole, il bando prevede un sostegno specifico, modulato in base alla reale estensione delle superfici coltivate a terrazze, riflettendo l’impegno del Parco a favorire la sostenibilità economica delle attività agricole.

“Questo bando non è semplicemente un atto amministrativo, ma la concretizzazione di un percorso di ascolto e confronto con chi ogni giorno lavora la terra,” dichiara il Presidente del Parco, Lorenzo Viviani.

“Le modifiche introdotte, l’incremento delle risorse e le nuove opportunità di recupero sono il risultato di una profonda comprensione delle sfide che gli agricoltori affrontano.

Ogni intervento in questo contesto deve essere calibrato con la massima attenzione, poiché la fragilità del paesaggio e la complessità delle sue dinamiche richiedono un approccio personalizzato.
“L’agricoltura delle Cinque Terre, intrinsecamente legata alla sua geografia impervia, si distingue per rese limitate, costi operativi elevati e una quasi totale assenza di meccanizzazione.

Questa condizione impone un sostegno continuo e mirato, che trascende la mera dimensione economica.
L’agricoltura di queste terre rappresenta un patrimonio culturale e ambientale inestimabile, fondamentale per la stabilità dei versanti, la conservazione del paesaggio e la salvaguardia dell’identità collettiva.
La sua sopravvivenza non è un’opzione, ma un dovere verso le generazioni future, un investimento nella resilienza di un territorio unico al mondo.
La tutela del paesaggio agrario delle Cinque Terre è, dunque, un imperativo di pubblica utilità, un atto di responsabilità verso il futuro.

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