Mitridate Eupatore: Un’eco di tragedie classiche risuona al Teatro MassimoIl Teatro Massimo di Palermo si appresta a celebrare il tricentenario della scomparsa di Alessandro Scarlatti (1660-1725) con una nuova, illuminante produzione de *Mitridate Eupatore*, un’opera che incarna la quintessenza del dramma per musica barocco.
L’esecuzione, in scena dal 5 al 12 ottobre, non si limita a una riproposizione storica, ma si configura come un’occasione di rilettura critica, arricchita da una nuova edizione filologica curata da un team di esperti – Luca Della Libera, Paolo V.
Montanari e Giacomo Biagi – e guidata dalla visione registica di Cecilia Ligorio.
L’allestimento, che vede la collaborazione scenografica di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua e le luci di Fabio Barettin, si erge a ponte tra il passato e il presente, reinterpretando la partitura di Scarlatti con un’attenzione particolare al significato profondo del dramma.
La direzione musicale, affidata a Giulio Prandi, e la guida del coro, curata da Salvatore Punturo, promettono un’esperienza musicale intensa e coinvolgente.
Il cast stellare include il celebre controtenore Tim Mead nel ruolo del protagonista, affiancato da voci di spicco come Carmela Remigio e Arianna Vendittelli, insieme a Francesca Ascioti, Renato Dolcini e Martina Licari.
L’opera, liberamente tratta da un dramma di Plauto, affonda le sue radici nel ricco humus delle tragedie greche, riprendendo i temi fondamentali del mito di Elettra, Oreste e Agamennone.
Come sottolinea la regista Cecilia Ligorio, questa matrice archetipica offre una chiave di lettura sorprendentemente attuale.
L’opera si rivela un laboratorio di riflessioni sui costrutti sociali – i legami familiari, i ruoli di genere, le dinamiche del potere – tutti destinati a vacillare sotto il peso delle passioni umane e delle macchinazioni politiche.
L’indagine si concentra sulla natura stessa della giustizia, interrogandone i principi e i limiti in un contesto permeato da vendetta, inganno e conflitto.
L’esecuzione de *Mitridate Eupatore* è parte di un più ampio progetto di approfondimento dedicato alla figura di Alessandro Scarlatti, uno dei massimi esponenti della scuola napoletana e, non a caso, originario di Palermo.
In concomitanza con la rappresentazione, si terrà infatti un convegno accademico dal titolo “Alessandro Scarlatti, il ‘palermitano'”: Storia e fortuna a 300 anni dalla morte, organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e gli Amici del Teatro Massimo.
L’iniziativa mira a tracciare un profilo completo del compositore, esplorando le sue origini, la sua evoluzione artistica e la sua eredità culturale, in un’ottica multidisciplinare che coinvolge musicologi, storici, letterati e altri specialisti.
Questo connubio tra spettacolo e ricerca scientifica si configura come un omaggio sentito e innovativo, capace di restituire al pubblico la complessità e la grandezza di una figura chiave del panorama musicale europeo del Settecento.