Ascoli Piceno: Evoluzione Socio-Economica e Sfide Demografiche secondo il Rendiconto Sociale INPS 2024Il Rendiconto Sociale INPS per la provincia di Ascoli Piceno, recentemente divulgato, offre un’analisi approfondita della situazione demografica, economica e sociale del territorio, delineando un quadro complesso di ripresa fragile e persistenti vulnerabilità.
L’evoluzione demografica rispecchia tendenze nazionali, ma con peculiarità locali che richiedono un’attenta considerazione.
Il dato più rilevante è il continuo declino della popolazione residente, con un saldo negativo di 753 unità.
Questo risultato, frutto di un saldo naturale profondamente negativo (-1.222), testimonia un calo delle nascite e un invecchiamento progressivo della popolazione.
Il saldo migratorio positivo (+469), pur attenuando parzialmente l’impatto del calo demografico, non è sufficiente a invertire la tendenza.
Il tasso di immigrazione, seppur in linea con la media nazionale, rimane inferiore rispetto alla media regionale, evidenziando una minore capacità attrattiva del territorio.
Sul fronte del mercato del lavoro, si registra un segnale incoraggiante: un saldo positivo tra assunzioni (35.026) e cessazioni (34.057).
Tuttavia, un’analisi più dettagliata rivela una trasformazione delle forme contrattuali.
Si assiste a una contrazione, seppur lieve, delle assunzioni a tempo indeterminato (da 4.746 a 4.535), accompagnata da una crescita dei contratti a termine (13.868) e part-time (13.503).
Questa tendenza, se da un lato offre maggiore flessibilità, dall’altro solleva preoccupazioni sulla precarietà del lavoro e sulla sua capacità di garantire una stabilità economica duratura per i lavoratori.
L’analisi aggregata dei dati occupazionali indica un miglioramento degli indicatori chiave: il tasso di occupazione sale al 69,9%, la disoccupazione scende al 3,7% e la percentuale di inattivi si riduce al 27,3%, superando i valori regionali e nazionali.
Nonostante questi progressi, il numero di richieste di disoccupazione (12.674) e il volume di ore di Cassa Integrazione (330.649) rimangono significativi, indicando la presenza di fragilità e difficoltà per una parte della forza lavoro.
Un elemento critico che emerge è la persistenza di disparità salariali di genere.
Le retribuzioni giornaliere medie per gli uomini (94,2 euro) rimangono notevolmente inferiori rispetto alla media nazionale (107,5 euro), mentre per le donne (70 euro) la differenza è ancora più marcata rispetto alle 79,8 euro del dato nazionale.
Queste disparità si riflettono anche nelle tipologie contrattuali, suggerendo una segregazione occupazionale che penalizza le donne.
Il sistema previdenziale continua a supportare un numero considerevole di pensionati (59.173), con un aumento delle nuove pensioni liquidate rispetto all’anno precedente.
Il sistema di prestazioni assistenziali eroga indennità di accompagnamento e invalidità civile a oltre 12.000 e 3.880 persone rispettivamente.
Si registra una diminuzione delle pensioni anticipate, con opzione donna e quote, a seguito delle modifiche legislative.
Le richieste di Assegno di Inclusione e Sostegno per la Formazione e il Lavoro, seppur in numero inferiore rispetto a quelle relative al Reddito e Pensione di cittadinanza del 2022, indicano un tentativo di indirizzare risorse verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
Dal punto di vista finanziario, le entrate dell’INPS mostrano una crescita del 3,32%, superiore alla media nazionale.
Un aumento significativo si registra nelle riscossioni amministrative (33,7 milioni), mentre quelle coattive diminuiscono.
Parallelamente, si riducono le ispezioni (88) e i Durc irregolari, segno di un miglioramento nella regolarità dei rapporti di lavoro.
Infine, il Rendiconto Sociale INPS evidenzia un miglioramento della qualità dei servizi erogati, con una riduzione dei tempi di attesa per le visite di invalidità civile, soprattutto nella fase amministrativa.
In conclusione, il Rendiconto Sociale INPS 2024 per Ascoli Piceno delinea un quadro complesso.
Se da un lato si registrano segnali di ripresa occupazionale e di miglioramento dei servizi, dall’altro persistono criticità demografiche, disparità di genere e una vulnerabilità strutturale del mercato del lavoro che richiedono interventi mirati e politiche di sostegno a lungo termine per garantire uno sviluppo socio-economico equo e sostenibile.