giovedì 2 Ottobre 2025
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Brugnago Avigliana: sciopero e crisi, lavoratori al limite

La vertenza Brugnago di Avigliana, azienda operante nel settore automobilistico e con 46 dipendenti, si configura come un campanello d’allarme preoccupante sulla tenuta del tessuto produttivo locale e sulla tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori.
La protesta, concretizzatasi in uno sciopero di otto ore distribuito sui tre turni, unitamente al blocco degli straordinari e della flessibilità, è l’esito di un progressivo deterioramento delle relazioni industriali, aggravato da una crisi finanziaria aziendale che, da circa un mese e mezzo, ha paralizzato il pagamento degli stipendi.
Questa situazione non è un evento isolato, bensì l’apice di un percorso segnato da ritardi, pagamenti incompleti e un generale senso di precarietà.
Già nei mesi precedenti, i delegati sindacali della Uilm avevano segnalato analoghi problemi, preludio a una crisi che si è manifestata con il mancato versamento della tredicesima a inizio anno, seguito dall’accumulo di due mensilità non corrisposte a maggio.
Al di là della grave questione economica, emergono problematiche legate alle condizioni di lavoro che testimoniano un’incuria aziendale profonda.

Si parla di bagni non puliti, spazi comuni trascurati, e un clima di diffidenza che mina la dignità dei lavoratori.

L’episodio della rottura dell’impianto di riscaldamento, con conseguenti turni svolti in condizioni di freddo durante l’inverno, senza una riparazione immediata, è emblematico di un disinteresse per il benessere del personale.
A ciò si aggiungono provvedimenti disciplinari percepiti come ingiustificati, che contribuiscono a creare un ambiente di lavoro teso e demotivante.
La Uilm denuncia un comportamento aziendale inaccettabile, che riflette un profondo disprezzo nei confronti dei lavoratori e delle loro legittime aspettative.

La gravità della situazione, che mette a rischio non solo l’economia delle famiglie coinvolte ma anche l’integrità del sistema produttivo locale, ha reso necessario l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro, richiesto urgentemente per far luce sulle responsabilità e garantire il rispetto dei diritti fondamentali.

La vicenda Brugnago solleva interrogativi più ampi sulla necessità di rafforzare i controlli a tutela dei lavoratori e di promuovere relazioni industriali basate sul rispetto reciproco e sulla sostenibilità economica delle imprese.

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