mercoledì 1 Ottobre 2025
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Allerta meteo: tempesta balcanica investe l’Italia

Un’instabilità atmosferica di matrice balcanica si sta rapidamente intensificando e impatterà con significativa forza il versante adriatico e ionico della penisola italiana a partire da giovedì 2 ottobre.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un’allerta gialla per Puglia, Molise e settori di Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sicilia, segnale di un quadro meteorologico in evoluzione rapida e potenzialmente critico.

L’elemento trainante di questo evento è un’area di bassa pressione in approfondimento, che sta attirando masse d’aria fredda provenienti dai Balcani.

Questo afflusso di aria fredda, in contrasto con le temperature ancora miti residue, genera un’atmosfera instabile, propensa a fenomeni convettivi di forte sviluppo verticale.

I venti, provenienti dai quadranti settentrionali, agiscono da ulteriore fattore di intensificazione, portando con sé umidità e amplificando la forza delle precipitazioni.

Già dalla serata di mercoledì 1 ottobre, si avvertono i primi effetti con venti forti a burrasca che interessano Emilia-Romagna e Toscana.

L’intensità di questi venti, con possibili raffiche di burrasca forte, si estenderà nelle prossime ore a Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, accompagnati da mareggiate lungo le coste esposte.

La forza del vento sarà particolarmente rilevante nelle zone costiere, dove le onde potranno provocare fenomeni di erosione e inondazioni.

Le precipitazioni, inizialmente concentrate su Calabria e Basilicata (soprattutto nei settori orientali) a partire da mercoledì pomeriggio, si estenderanno poi a Puglia e Sicilia giovedì, mantenendosi persistenti e a carattere di rovescio o temporale.

L’evoluzione dei fenomeni sarà caratterizzata da una elevata intensità, con rovesci a carattere pluviometrico, frequente attività elettrica (fulminazioni), occasionali grandinate e raffiche di vento improvvise e localmente violente.

Questi elementi combinati aumentano significativamente il rischio di allagamenti, frane e danni a infrastrutture.

La presenza di aria fredda in quota, in contrasto con l’aria più mite in superficie, favorisce lo sviluppo di temporali a carattere di “downburst”, caratterizzati da forti correnti discendenti che possono generare raffiche di vento estremamente intense e localizzate, difficilmente prevedibili con precisione.

È fondamentale prestare la massima attenzione e seguire le indicazioni delle autorità competenti.
Il monitoraggio costante dell’evoluzione della situazione è cruciale per una corretta gestione del rischio.

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