giovedì 2 Ottobre 2025
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Bookolica VIII: Parole, Potere e Resistenza a Scano.

Bookolica VIII: Riscrivere il Discorso, Decostruire il PotereDalle profondità di Scano di Montiferro, il 17, 18 e 19 ottobre, si accende Bookolica, l’ottava edizione di un festival che ambisce a essere più di un evento culturale: un laboratorio di pensiero critico, un invito alla decostruzione delle narrazioni dominanti.
Il tema centrale, pulsante come un nervo scoperto, è l’inquietante relazione tra linguaggio e potere, un interrogativo evocato dal capolavoro orwelliano *1984*, e incarnato oggi in mille forme di manipolazione comunicativa.

«Siamo immersi in un oceano di parole», afferma Fulvio Accogli, direttore artistico e anima pulsante del festival, curato dall’associazione Bottega Nomade.
«Queste parole definiscono la nostra percezione, plasmano le nostre emozioni, orientano le nostre azioni.
Ma cosa accade quando questo flusso comunicativo si distorce, quando le parole cessano di descrivere la realtà per riscriverla a proprio piacimento?».

Bookolica VIII si propone di svelare questi meccanismi, di offrire strumenti per decifrare i codici, per discernere la verità dalla propaganda, la narrazione autentica dalla manipolazione subdola.
Non un semplice confronto tra idee, ma un’esplorazione attiva, un percorso di consapevolezza collettiva.

La scalinata della chiesa di San Pietro Apostolo, cuore fisico e metaforico del festival, si trasforma in un palcoscenico per questo viaggio intellettuale ed emotivo.

Il sipario si alza venerdì con un’immersione nel mondo del calcio, un universo spesso contorto da dinamiche criminali e corruzione.

Alessandro Sanna, autore di *Que viva el fútbol*, guida un confronto serrato con Valerio Moggia e Fabio Ornano, per analizzare le infiltrazioni del potere e la loro rappresentazione mediatica.

Ma il pallone, al di là delle ombre, può anche incarnare valori positivi, un collante sociale, un linguaggio universale.

Paolo Faragò, ex calciatore e oggi vignaiolo, dialoga con Nicola Muscas per esplorare questa dimensione più nobile, intrecciando storie di passione, impegno e resilienza.
La serata prosegue con *Te lo meriti Alberto Sordi*, un’indagine giornalistica curata da Pablo Sole, che scava nei retroscena di un’epoca e rivela dinamiche nascoste.

L’apice del primo giorno è affidato a *LanD ExcapE ExpansE*, un progetto performativo multidisciplinare che fonde musica elettronica sperimentale, videoarte e paesaggi sonori, creando un’esperienza immersiva volta a stimolare una riflessione urgente sull’impatto umano sull’ambiente, le conseguenze delle guerre e la necessità di preservare la memoria.
Sabato, la giornata si apre con un focus sulla lingua sarda, in tutte le sue sfumature regionali.
*Li làcani nostri* – “i nostri confini” in gallurese – è un invito a riscoprire e valorizzare le lingue minoritarie, custodi di identità culturali e strumenti potenti contro l’omologazione linguistica e culturale.

Nel pomeriggio, Stefano Pilia incanta con un concerto che fonde chitarra elettrica ed elettronica, un’esplorazione sonora tra *Spiralis Aurea* e *Lacinia*.

La sera, *Rivolta perpetua* – ispirato al pensiero di George Orwell – si propone come un atto di resistenza spirituale, un manifesto per un’insurrezione contro la passività e l’acquiescenza.

Il festival non mira a fornire risposte preconfezionate, ma a stimolare il dibattito, a incoraggiare la riflessione critica, a coltivare la capacità di decodificare i messaggi che ci circondano, affinando l’udito per le voci silenziate e riscoprendo il potere trasformativo delle parole.

Bookolica VIII: un invito a riscrivere il discorso, a decostruire il potere.

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