Un evento inatteso e potenzialmente drammatico si è verificato alla barriera autostradale di Roma Nord, mettendo a dura prova la prontezza di riflessi degli agenti della Sezione Polizia Stradale e sollevando interrogativi sulla sicurezza dei sistemi automatizzati.
La scena si è sviluppata quando, durante un regolare posto di controllo, gli agenti hanno notato un veicolo che si muoveva autonomamente all’interno del piazzale, attraversando un’area trafficata senza la presenza del conducente.
La dinamica iniziale lasciava presagire un incidente gravissimo.
Una donna, seduta sul sedile anteriore, stava disperatamente tentando di liberarsi dal veicolo in corsa, urlando per attirare l’attenzione in un contesto di intenso traffico.
La situazione si è rapidamente evoluta, richiedendo un intervento immediato e coordinato.
Gli agenti, con un’azione rapida e professionale, hanno immediatamente bloccato il flusso dei veicoli in uscita dai caselli, creando un corridoio sicuro per l’intervento.
Un poliziotto, dimostrando eccezionali capacità di giudizio e reazione, è riuscito ad afferrare la donna, ormai parzialmente fuori dal veicolo e sostenuta da un bastone per la deambulazione, evitando una caduta potenzialmente fatale.
Contestualmente, altri agenti si sono prodigati per rallentare la vettura, consentendo a un collega di salire a bordo e assumere il controllo.
Una volta fermato il veicolo, la donna, visibilmente scossa e in stato di agitazione, è stata soccorsa e medicata per lievi escoriazioni riportate nel tentativo di liberarsi.
La sua condizione ha reso necessario un intervento di assistenza sanitaria più approfondito, prontamente fornito da un’ambulanza giunta sul posto.
A questo punto, si è presentato a piedi l’uomo che si identificava come conducente.
Anch’egli in forte stato di agitazione, ha riferito di essere sceso dal veicolo per effettuare il pagamento del pedaggio.
Secondo la sua ricostruzione, una sfortunata coincidenza ha determinato l’attivazione involontaria della modalità “Drive” del cambio automatico, innescando la fuga del veicolo.
La leggera pendenza del piazzale ha contribuito ad aumentare la velocità del mezzo, accentuando la pericolosità della situazione.
Considerata l’età avanzata dell’uomo e il suo evidente stato emotivo alterato, è stata richiesta una visita medica completa.
L’episodio solleva interrogativi importanti sulla progettazione e la sicurezza dei sistemi di guida automatizzati, evidenziando la necessità di protocolli di sicurezza più rigorosi e di una maggiore consapevolezza dei rischi connessi all’utilizzo di tecnologie avanzate.
Nonostante lo spavento, i passeggeri, dopo aver ricevuto le cure necessarie e aver ricevuto i ringraziamenti degli agenti, hanno potuto riprendere il viaggio, portando con sé un’esperienza che li ha messi di fronte alla fragilità umana e alla prontezza di chi, quotidianamente, si dedica a garantire la sicurezza sulle strade.