mercoledì 1 Ottobre 2025
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Ndicka: Lille è dura, ma voglio crescere con la Roma

La discussione sulla vittoria finale in Europa League è prematura; l’attenzione si concentra ora sulla cruciale sfida contro il Lille.

Un successo domani non solo incrementerebbe le nostre possibilità di qualificazione diretta, evitando così un percorso più affaticante a febbraio, ma confermerebbe anche la solidità del nostro approccio in una competizione europea impegnativa.
Queste sono state le parole di Evan Ndicka, pilastro della difesa giallorossa, alla vigilia di un incontro che si preannuncia determinante.

La sua conoscenza del Lille, derivante probabilmente da studi approfonditi o contatti reciproci, sottolinea la preparazione tattica che accompagna la squadra.

“È una squadra di qualità,” ha riconosciuto, evidenziando il rispetto per l’avversario.

Oltre all’analisi tattica, Ndicka ha offerto uno sguardo sul suo stato di forma e sulla sua integrazione nel progetto romanista.
“Mi sento bene, mi alleno bene,” ha affermato, trasmettendo un senso di fiducia e determinazione.
La sua dichiarazione va oltre la semplice constatazione fisica: implica un’armonia tra corpo e mente, fondamentale per esprimere al meglio il proprio potenziale sul campo.
L’Europa League rappresenta un’opportunità di crescita non solo per la squadra nel suo complesso, ma anche per ogni singolo giocatore.
Ndicka, in particolare, ha sottolineato la sua volontà di migliorare e di contribuire al successo della Roma.

“Sono qui per crescere,” ha dichiarato, rivelando un’ambizione che va di pari passo con l’umiltà.

Le sue affermazioni sulla sua vita al di fuori del campo, concise e prive di artifici, suggeriscono un approccio pragmatico e concentrato.
“Fuori dal campo lavoro un po, ma non ho segreti e non c’è niente di speciale,” rivela una persona che privilegia la dedizione al lavoro e la semplicità nella gestione della propria immagine.

La sua flessibilità e la sua disponibilità ad adattarsi al ruolo richiesto dal mister sottolineano un senso di squadra e una volontà di mettersi al servizio del progetto.
“Io mi sento bene dove mi mette il mister,” conclude, esprimendo una fiducia nel tecnico e nella sua visione di gioco, elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La sua dichiarazione finale è un messaggio di unità e di impegno verso la maglia giallorossa.

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