giovedì 2 Ottobre 2025
13.9 C
Torino

Torino per Gaza: Manifestazione e Disobbedienza Civile in Piazza

La città di Torino si appresta ad essere teatro di una nuova mobilitazione, un atto di protesta acceso e determinato, promosso dal coordinamento “Torino per Gaza”.

L’appuntamento è fissato per le 21:30 in Piazza Palazzo di Città, di fronte al Comune, un punto simbolico per esprimere dissenso verso le azioni israeliane che stanno ostacolando la Flotilla, un convoglio umanitario diretto verso la Striscia di Gaza.

L’iniziativa non si configura come un evento isolato, ma come l’ennesimo tassello di un percorso di crescente attivismo e radicalizzazione del movimento pro-palestinese torinese.

A dare risalto e sostegno all’iniziativa sono i collettivi studenteschi, già impegnati in un presidio permanente, attivo fin dal pomeriggio, presso Palazzo Nuovo, il cuore pulsante delle facoltà umanistiche dell’ateneo.

Questa presenza costante testimonia un impegno profondo e una volontà di mantenere alta l’attenzione sulla questione palestinese, al di là dei cicli temporali mediatici.
Le manifestazioni odierne, le recenti azioni di sciopero, le contestazioni che hanno accompagnato l’insediamento della nuova rettrice universitaria, costituiscono un contesto di crescente tensione e frustrazione che alimenta la determinazione degli studenti.

Le loro parole risuonano come un monito: “Siamo pronti, lo siamo sempre stati, a bloccare tutto.
” Questa affermazione non è un mero slogan, ma l’espressione di una profonda convinzione che l’immobilismo e la passività non siano più tollerabili di fronte a quella che percepiscono come un’ingiustizia persistente.

L’azione prevista non si limita a una semplice protesta, ma si configura come un atto di disobbedienza civile, una presa di posizione netta e inequivocabile nei confronti di una politica considerata oppressiva e lesiva dei diritti umani.
Il coordinamento Torino per Gaza, affiancato dai collettivi studenteschi, intende, attraverso questa mobilitazione, richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e denunciare il blocco imposto da Israele, che impedisce l’accesso di aiuti essenziali alla popolazione civile.

La manifestazione si pone come un appello a un cambio di rotta, un invito a rivedere le politiche internazionali nei confronti del conflitto israelo-palestinese e a promuovere una soluzione pacifica e duratura basata sul rispetto dei diritti di tutti.

La piazza, in questo contesto, diventa un luogo di resistenza, di espressione democratica e di speranza per un futuro più giusto.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -