venerdì 3 Ottobre 2025
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Genova in Protesta: Sdegno per l’Azione Israeliana e Mobilitazione

La città di Genova si è risvegliata oggi sotto il segno della protesta, con una doppia mobilitazione che riflette la crescente indignazione per l’azione militare israeliana contro la missione umanitaria “Global Sumud Flotilla”.
Un presidio permanente, istituito al varco portuale, e una vigorosa manifestazione studentesca costituiscono il fulcro di un movimento di sdegno che coinvolge lavoratori, studenti e attivisti.
La vicenda della “Global Sumud Flotilla” – un’iniziativa coraggiosa volta a spezzare il blocco imposto alla Striscia di Gaza e a fornire aiuti essenziali a una popolazione soffocata da un assedio prolungato – ha innescato un’ondata di sconcerto e rabbia.
L’aggressivo abbordaggio della flottiglia in acque internazionali, da parte delle forze armate israeliane, rappresenta una grave violazione del diritto internazionale e un’affermazione di forza inaccettabile contro un’azione di solidarietà umanitaria.

La notte ha visto una folla di oltre tremila persone radunarsi di fronte alla sede di ‘Music for Peace’, un’associazione che si è impegnata nella raccolta di aiuti alimentari destinati alla popolazione gazaiana.
La protesta ha temporaneamente interrotto l’accesso al casello autostradale di Genova Ovest, dimostrando la determinazione a far sentire la propria voce.
Il Comitato Autonomo Lavoratori Portuali (CALP), con una tradizione di impegno sociale e difesa dei diritti, ha immediatamente lanciato una mobilitazione straordinaria ai varchi portuali, sottolineando il ruolo cruciale del lavoro portuale come strumento di protesta e solidarietà internazionale.
Questo gesto testimonia un profondo senso di responsabilità e un rifiuto di rimanere indifferenti di fronte a una crisi umanitaria di tale portata.
Il sindacato Usb denuncia con forza l’atto israeliano, definendolo un “genocidio” e proclamando uno sciopero generale per il 3 ottobre, a riprova della gravità percepita della situazione.

L’azione del sindacato riflette un’urgente necessità di azione diretta e di pressione politica.

Nel cuore della città, a Largo Zecca, gli studenti si stanno organizzando per dare vita a un corteo cittadino, un segnale chiaro del coinvolgimento delle nuove generazioni in questa battaglia per la giustizia e la solidarietà.
L’iniziativa studentesca, con la sua carica di energia e idealismo, aggiunge un ulteriore tassello al mosaico della protesta genovese.

L’intera vicenda solleva interrogativi fondamentali sul diritto alla compassione, sulla responsabilità internazionale e sulle conseguenze dell’indifferenza di fronte alle sofferenze altrui.

La risposta di Genova, con la sua mobilitazione collettiva e la sua ferma condanna dell’azione israeliana, rappresenta un atto di resistenza e un appello alla coscienza globale.

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