lunedì 20 Ottobre 2025
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Campania in Sciopero per Gaza: Un Grido di Solidarietà

Un Grido di Solidarietà: Sciopero Generale in Campania per GazaDomani, venerdì 3 ottobre, il mondo del lavoro in Campania si mobiliterà con uno sciopero generale indetto dalla CGIL, un atto di profonda solidarietà verso la Flotilla per Gaza e, soprattutto, a sostegno del popolo palestinese stremato dalla violenza.
La decisione, assunta immediatamente in seguito all’intercettamento e al blocco, da parte delle forze armate israeliane, delle navi della Global Sumud Flotilla in acque internazionali, a breve distanza dalla costa di Gaza, rappresenta un chiaro segnale di rottura con l’inerzia governativa e la condanna tacita delle azioni militari in corso.

La mobilitazione coinvolgerà l’intera forza lavoro regionale, sia quella del settore pubblico che quella privata, un fronte compatto che reclama giustizia e dignità per le vittime del conflitto.
In tutte le province campane, manifestazioni e cortei percorreranno le vie, portando con sé un messaggio di speranza e un appello alla pace.

A Napoli, il cuore pulsante della mobilitazione, il corteo partirà alle 9:30 da Piazza Mancini, per concludersi in Piazza Plebiscito, un luogo simbolo della città, richiamo alla volontà popolare e alla sua espressione democratica.
Ad Avellino, l’appuntamento è fissato alle 9 in Via De Conciliis, con partenza del corteo alle 10 verso Piazza Libertà, fulcro di aggregazione e spazio di riflessione.
A Benevento, il concentramento in Piazza Colonna si concluderà in Piazza Matteotti, un luogo storico dedicato al movimento operaio.
A Caserta, il punto di raccolta sarà nel piazzale della Stazione, mentre a Salerno, presidio e concentramento avranno luogo in Piazza Amendola, nei pressi della Prefettura, per amplificare le istanze che provengono dal basso.

“Questo sciopero non è un atto isolato, ma una risposta concreta alla gravissima situazione umanitaria che si sta consumando a Gaza,” ha dichiarato il segretario generale della CGIL Napoli e Campania, Nicola Ricci.

“Assistiamo a un genocidio che continua a mietere vittime innocenti, tra cui un numero inaccettabile di bambini.
Il mondo del lavoro non può rimanere in silenzio.
Il governo italiano è chiamato a fare di più: condannare senza riserve le azioni militari israeliane, riconoscere lo Stato palestinese, e soprattutto, facilitare l’apertura immediata di corridoi umanitari che consentano l’accesso di aiuti essenziali a una popolazione decimata dalla fame e dalla malattia.

“Lo sciopero è stato proclamato nel pieno rispetto della Costituzione italiana e della legalità, un atto di disobbedienza civile pacifica volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esercitare pressione sulle istituzioni affinché assumano posizioni più ferme e coerenti nei confronti della crisi umanitaria in Palestina.
È un invito alla coscienza civile, a superare l’indifferenza e a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro di pace e giustizia per tutti.
Ogni lavoratore, pubblico o privato, è chiamato a partecipare, a far sentire la propria voce in un grido unanime di solidarietà.

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