giovedì 2 Ottobre 2025
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CGIL Lombardia: mobilitazione diffusa per Gaza e diritti umani

In risposta all’azione militare che ha coinvolto la Flottilla umanitaria diretta verso la Striscia di Gaza, la CGIL Lombardia ha promosso un’ampia giornata di mobilitazione, articolata in quindici iniziative territoriali dislocate in tutta la regione.

Queste azioni, più che semplici proteste, si configurano come una dichiarazione di principi, un atto di solidarietà verso le vittime e una denuncia delle violazioni del diritto internazionale.
Il fulcro della giornata è stato il corteo milanese, partito alle ore 9 da Porta Venezia e culminato in un presidio simbolico davanti al Politecnico, in Piazza Leonardo da Vinci.
Questo percorso ha rappresentato una linea di demarcazione tra la città e il mondo accademico, invitando a una riflessione critica sulle implicazioni etiche e geopolitiche del conflitto israelo-palestinese.
Parallelamente, numerose altre città lombarde si sono unite alla protesta.
A Como, un presidio in Piazza Cavour ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità della comunità internazionale nel garantire la sicurezza dei civili.

Lecco, affacciata sul lago, ha visto una mobilitazione a Piazza Diaz, segno di un sentimento diffuso anche nelle aree più periferiche.

A Crema, il corteo ha percorso le vie del centro storico, mentre a Monza la manifestazione ha attraversato il cuore della città, da Piazza Castello all’Arengario.
Brescia e Bergamo, centri strategici dell’economia lombarda, hanno espresso la loro solidarietà con presidi significativi in Largo Formentone e Piazza Matteotti rispettivamente.
Anche la provincia di Lodi, con un presidio serale in Corso Umberto, ha voluto dare voce alla propria indignazione.

La giornata di mobilitazione ha visto l’adesione di realtà locali in diverse aree geografiche: Mantova, con un appuntamento in Piazza Gramsci; Pavia, con un ritrovo anticipato in Piazza della Stazione; Sondrio, con un presidio davanti alla Prefettura; Legnano, per rappresentare l’area del Ticino e dell’Olona; e infine, la Valcamonica, con un appuntamento a Breno.
La CGIL Lombardia ha sottolineato che questo sciopero, fissato per il 3 ottobre, trascende la mera rivendicazione sindacale, configurandosi come una “manifestazione straordinaria” che interroga i valori fondamentali della convivenza civile.

In particolare, la mobilitazione si fa interprete di un profondo allarme per la violazione dei principi di libertà, sicurezza, pace internazionale e solidarietà internazionale, valori che il sindacato ritiene gravemente compromessi da atti di guerra e violenza contro popolazioni indifese.
La giornata si propone quindi di riaffermare la necessità di un impegno concreto per la risoluzione pacifica del conflitto e per il rispetto dei diritti umani, invitando i cittadini a riflettere sulle cause profonde della crisi e a sostenere iniziative volte a promuovere un futuro di pace e giustizia.

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