venerdì 3 Ottobre 2025
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Torino

Sciopero generale a Torino: CGIL in mobilitazione per Gaza e diritti

Questa mattina, una mobilitazione di portata significativa anima le strade, trascendendo i confini generazionali e coinvolgendo un ampio spettro di lavoratrici e lavoratori.

L’azione congiunta, promossa anche dalla CGIL, si configura come una risposta critica alle recenti dichiarazioni governative che sembrano sminuire il peso economico e sociale dello sciopero.
Rinunciare a un giorno di salario, un sacrificio tangibile per chi partecipa, meriterebbe un riconoscimento e un rispetto che, a detta dei promotori della mobilitazione, finora sono mancati.

Federico Bellono, Segretario Generale della CGIL Torino, da Piazza Palazzo di Città, punto di partenza del corteo per lo sciopero generale pro Gaza, sottolinea come la forza della manifestazione sia il suo potenziale dirompente e la capacità di sollevare una voce collettiva che non può essere ignorata.

La partecipazione, diffusa e variegata, si pone come un monito al Governo, un segnale inequivocabile di dissenso e di rivendicazioni che spaziano ben oltre le immediate problematiche umanitarie legate al conflitto in corso.
In merito agli episodi di disordine che hanno, in alcune occasioni, accompagnato le manifestazioni, Bellono ribadisce l’impegno della CGIL a garantire una mobilitazione pacifica e incisiva.

L’obiettivo primario è costruire un consenso ampio, basato sulla comprensione che eventi di tale portata, per loro natura, possono generare qualche temporaneo disagio.

Tuttavia, qualsiasi azione volta a delegittimare la protesta, attraverso comportamenti violenti o provocatori, rischia di erodere il sostegno popolare e minare l’efficacia del messaggio che si intende trasmettere.
La CGIL si riconferma, in questa occasione, custode di una tradizione di lotta e di difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, un’identità che si è forgiata nel tempo e che si proietta nel presente con determinazione.

Lo sciopero di oggi non è solo una protesta, ma un’affermazione di valori, un richiamo alla responsabilità politica e un invito a costruire un futuro più giusto e inclusivo per tutti.
La manifestazione rappresenta, quindi, non solo un momento di contestazione, ma anche un’opportunità di riaffermazione dei principi che guidano l’azione sindacale e di rafforzamento del legame con la cittadinanza.

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