Una marea umana, un’onda palpabile di indignazione e solidarietà, ha invaso il cuore di Bari, concentrandosi attorno al molo San Nicola, in una manifestazione di proporzioni significative.
L’evento, promosso dalla CGIL nell’ambito dello sciopero generale, si configura come un potente atto di sostegno alla Global Sumud Flotilla e alla popolazione di Gaza, un grido collettivo che risuona in un momento storico segnato da una profonda crisi umanitaria.
La folla, composta da migliaia di persone, tra cui una presenza studentesca particolarmente sentita, si è presentata con un forte simbolismo: la kefiah, come vessillo di identità e resistenza, e le bandiere palestinesi sventolano come un inno alla speranza e alla lotta per l’autodeterminazione.
Figure istituzionali, come l’eurodeputato Antonio Decaro, candidato alla presidenza della Regione Puglia, e la segretaria generale della CGIL Puglia, Gigia Bucci, hanno scelto di partecipare attivamente, affiancando la comunità palestinese e i movimenti sociali.
La presenza di consiglieri comunali, assessori e rappresentanti dei Municipi sottolinea l’ampiezza del consenso attorno alla causa palestinese.
Il corteo, un fiume in movimento di voci e di striscioni, si è snodato attraverso il centro cittadino, attraversando vie cruciali e portando il suo messaggio a un pubblico sempre più vasto.
Gli slogan, incisivi e diretti, come “Palestina libera” e l’ammonitrice “chi non salta è sionista”, hanno espresso la frustrazione e la rabbia per la situazione di conflitto e la richiesta di giustizia.
Un passaggio simbolico è stato dedicato a via Calefati, sede del Consolato di Israele, un gesto di protesta e un richiamo alla responsabilità istituzionale.
In prima linea, la comunità palestinese di Puglia e Basilicata ha guidato il corteo, esponendo uno striscione che incarna l’urgenza del momento: “stop al genocidio di Gaza”.
Dietro di loro, lo spirito giovanile si è manifestato con forza, gli studenti, accompagnati dal ritmo incalzante dei tamburi, hanno elevato la loro voce per chiedere la liberazione della Palestina.
L’esplosione di colori, con le bandiere palestinesi, quelle dei sindacati e delle organizzazioni studentesche, ha creato un’atmosfera di partecipazione e condivisione.
Secondo le stime degli organizzatori, la manifestazione ha radunato circa quattromila persone, un numero significativo che testimonia la crescente sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti della questione palestinese e l’impegno a sostenere una soluzione pacifica e giusta per il popolo di Gaza.
L’evento a Bari non è solo una protesta, ma un atto di solidarietà, un’affermazione di valori umani fondamentali e un appello a un futuro di pace e di rispetto per i diritti di tutti.