Il Dalai Lama a Firenze: un grido per la pace e la libertà

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26 agosto 2024 – 07:12

Nel corso della mia esistenza, ho avuto l’opportunità di assistere a molteplici eventi, numerosi conflitti hanno attraversato il mio cammino. In questo istante in cui ci troviamo qui riuniti, sono presenti fratelli e sorelle, giovani innocenti che perdono la vita per motivazioni create da noi stessi. È giunto il momento di porre fine a tali sofferenze. Con serenità e determinazione, il Dalai Lama pronuncia le sue parole che risuonano come un grido nel cuore del Nelson Mandela Forum di Firenze, gremito da seimila spettatori entusiasti. Questa mattina ha preso avvio la terza edizione del Festival delle Religioni, un evento straordinario ideato dalla filosofa Francesca Campana Comparini e organizzato dall’associazione Luogo d’incontro, che si protrarrà fino al 23 settembre. Dopo circa due decenni dal suo ultimo incontro in Italia, Tenzin Gyatso è tornato nel nostro Paese per ricevere il Sigillo della Pace dalle mani del sindaco di Firenze, Dario Nardella: “È un onore consegnare questa prestigiosa riconoscenza al leader spirituale buddista a nome della nostra città. Rappresenta la nostra testimonianza per la pace, il dialogo e la libertà; Firenze non deve temere le diversità ma essere ambasciatrice della libertà individuale, soprattutto quella religiosa”. Il tema centrale dell’intervento del Dalai Lama al panel interreligioso è stato proprio la libertà all’interno delle regole. L’ottantaduenne guida tibetana ha enfatizzato come il vero antidoto alle guerre tra nazioni e individui che affliggono il mondo contemporaneo sia instaurare relazioni reciproche poiché sono più le cose che ci uniscono piuttosto che quelle che ci dividono; innanzitutto siamo esseri umani e tutti uguali di fronte alla vita. Attualmente si assiste spesso all’accostamento dei termini “terrorista” e “religioso”, una pratica fortemente contestata dal Dalai Lama: “Non condivido l’uso di quest’espressione per definire un credente poiché chi compie atti violenti cessa di appartenere alla sua fede originaria diventando semplicemente un terrorista privo di identità religiosa”. I capi politici sfruttano spesso le religioni per alimentare divisioni tra i popoli. Il Festival delle Religioni proseguirà nei prossimi giorni con ulteriori momenti di confronto e riflessione su tematiche cruciali per costruire un mondo più armonioso e pacifico per tutti gli esseri viventi sulla Terra.

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