venerdì 3 Ottobre 2025
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Garante blocca il trasferimento dati: indagine sull’app Clothoff

Il Garante per la protezione dei dati personali ha attivato un intervento urgente e rigoroso, sospendendo immediatamente il flusso di dati personali provenienti dall’Italia verso una società con sede nelle Isole Vergini Britanniche.

L’azione, di portata significativa, prende di mira la società dietro l’applicazione “Clothoff”, un software divenuto oggetto di crescente preoccupazione per le sue modalità di funzionamento e le implicazioni etiche e legali che ne derivano.
Clothoff, con la sua architettura specifica, incentiva gli utenti a condividere immagini e video, spesso di natura intima o compromettente, creando un ambiente potenzialmente vulnerabile per i partecipanti.

Il Garante ha espresso profonda preoccupazione per la potenziale violazione dei diritti fondamentali alla privacy, all’integrità personale e alla dignità degli utenti italiani.
L’applicazione, infatti, solleva interrogativi complessi in relazione alla gestione del consenso, alla sicurezza dei dati, alla possibilità di diffusione non consensuale di immagini e alla profonda erosione dei confini tra condivisione volontaria e sfruttamento.
L’intervento del Garante non si limita a una mera limitazione temporanea, ma rappresenta una risposta mirata a una situazione di potenziale grave rischio.
La decisione è stata presa in seguito a un’approfondita analisi dei meccanismi di funzionamento dell’applicazione e delle informazioni disponibili in merito alle pratiche di trattamento dei dati adottate dalla società operante nelle Isole Vergini Britanniche.

Questa valutazione ha evidenziato una serie di criticità che ne compromettono la conformità al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e alla normativa italiana in materia di protezione dei dati personali.
La sospensione del trattamento dati impone alla società di cessare immediatamente qualsiasi operazione che coinvolga informazioni relative a utenti italiani.
Questo include la raccolta, l’archiviazione, la consultazione, la modifica, la cancellazione e la comunicazione di dati personali.
L’intervento del Garante ha l’obiettivo primario di proteggere gli utenti italiani da potenziali abusi e violazioni della loro privacy.
L’azione sottolinea la crescente attenzione delle autorità di controllo europee verso applicazioni digitali che presentano rischi elevati per i diritti fondamentali dei cittadini.

Si tratta di un monito per gli sviluppatori e i gestori di piattaforme online, che devono dimostrare un impegno concreto per la protezione dei dati personali, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.
Il Garante ha annunciato l’avvio di ulteriori indagini per valutare la durata necessaria della sospensione e per accertare eventuali responsabilità in capo alla società.
L’intervento, inoltre, rafforza la cooperazione transfrontaliera tra le autorità di controllo, dimostrando la determinazione di tutelare i diritti dei cittadini europei, indipendentemente dalla localizzazione geografica delle società che trattano i loro dati.
La vicenda Clothoff rappresenta un caso emblematico che pone al centro del dibattito pubblico la necessità di una riflessione più ampia sull’etica digitale e sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nello sviluppo e nella gestione di applicazioni potenzialmente invasive.

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