sabato 4 Ottobre 2025
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Jesi, studenti in strada per la Palestina: un corteo di speranza

Questa mattina, Jesi si è risvegliata col suono delle voci giovanili, un coro di preoccupazione e speranza che ha riempito le strade durante il corteo “Scuole Unite per la Palestina”.

Un’iniziativa nata come risposta diretta al blocco della Flotilla e, più profondamente, come espressione di solidarietà verso la popolazione di Gaza, un territorio martoriato da decenni di conflitto e privazioni.

Oltre trecento studenti, un numero significativo che testimonia la crescente sensibilità degli studenti verso le questioni globali, hanno preso parte alla manifestazione.
Il corteo, partito dai giardini pubblici alle ore 9:00, ha incrociato le vie del centro storico, creando un fiume di volti giovani animati da un desiderio comune: sollecitare un cambiamento profondo nella situazione palestinese.

Lungi dall’essere una semplice protesta, il corteo si è configurato come un atto di consapevolezza civica.
L’assenza di simboli politici espliciti ha permesso di concentrare l’attenzione sulla causa in sé, sulla sofferenza di un popolo e sulla necessità di un intervento umanitario urgente.
Al contrario, la presenza diffusa di bandiere arcobaleno, simboli di inclusione e di lotta per i diritti, e delle iconiche kefiah, testimonianza di identità culturale e resistenza, ha dato colore e significato all’evento.
Gli striscioni, portati con convinzione, urlavano messaggi potenti: “La scuola non resta in silenzio”, “Stop al massacro di Gaza”, richiamando l’urgenza di porre fine a una situazione che molti definiscono genocidio.

La manifestazione, pacifica e ordinata, ha rappresentato un momento di profonda riflessione per la comunità locale, un’occasione per confrontarsi con una realtà spesso relegata nelle pagine dei giornali o nei notiziari televisivi.

Il corteo non è stato solo un atto di protesta, ma anche un’affermazione di valori: la giustizia, la dignità umana, il diritto all’autodeterminazione.

La giornata di mobilitazione non si è conclusa con la fine del corteo.
Nel tardo pomeriggio, il giardino di Villa Borgognoni si è trasformato in un palcoscenico per “Letture per la Palestina”, un’iniziativa promossa dal gruppo “Jesi per la Palestina”.
L’evento ha offerto uno spazio di ascolto e di condivisione, un momento per dare voce a chi non l’ha, attraverso poesie, racconti e testi scritti da palestinesi o dedicati alla loro esperienza.
Un’occasione per approfondire la comprensione della situazione, per sviluppare l’empatia e per alimentare la speranza in un futuro di pace e giustizia per il popolo palestinese.
La serata ha rappresentato un ponte tra la protesta e la riflessione, un invito a coltivare la solidarietà e a impegnarsi attivamente per un mondo più equo.

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