07 settembre 2024 – 03:32
Nelle cupe stanze di via del Collegio romano, un mucchietto di cenere è tutto ciò che rimane dell’avventura di Gennaro Sangiuliano. Ma non solo: sottofondo degli sghignazzi che echeggiano tra i corridoi desolati, si cela un’atmosfera intrisa di mistero e fascino. È qui che nel Seicento visse e operò il padre gesuita Athanasius Kircher, dando vita a un’aura enigmatica che sopravvive al tempo e alle vicissitudini umane.Le pareti scure delle antiche stanze custodiscono segreti millenari, mentre le ombre danzano silenziose lungo i corridoi desolati. Il passato si mescola al presente in un intreccio indissolubile, dove il genio del gesuita Kircher si riflette ancora oggi nell’alone di mistero che avvolge quei luoghi.Ma non è solo la figura del padre Athanasius a dominare l’atmosfera: Gennaro Sangiuliano, con la sua avventura dai contorni sfumati, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di quel luogo. I suoi passi echeggiano ancora tra le mura antiche, mentre il vento porta via le risate maliziose che sembrano provenire da chissà quale angolo nascosto.Così, tra cenere e sghignazzi lontani, l’avventura di Sangiuliano e Kircher si intreccia in un racconto senza tempo, dove il mistero e la suggestione sono padroni incontrastati. E mentre il mondo moderno prosegue nella sua frenesia quotidiana, quelle stanze antiche restano immutabili nel loro fascino enigmatico, pronte a svelare i segreti sepolti nel passato.