Un tragico incidente sul lavoro ha segnato la fine della vita di un uomo di 66 anni a Nocera Inferiore, provincia di Salerno. L’operaio, impiegato da un’impresa edile, è caduto da un’impalcatura alta due metri, colpendo la testa con conseguenze fatali. Immediatamente trasportato in ospedale, purtroppo non è stato possibile salvargli la vita. Le autorità competenti hanno avviato le indagini sul caso: il cantiere è stato posto sotto sequestro e la Procura locale dovrà decidere se procedere con l’autopsia.La triste vicenda ha suscitato la reazione dei rappresentanti sindacali della Cgil e della Fillea, che hanno sottolineato come a 66 anni un lavoratore edile dovrebbe essere già in pensione. La caduta dall’alto rimane una delle principali cause di morte sul lavoro, con centinaia di vittime registrate nei primi otto mesi del 2024. La richiesta di un maggior controllo e prevenzione sulle condizioni lavorative si fa sempre più pressante: servirebbero migliaia di nuovi ispettori del lavoro per garantire controlli efficaci in tutti gli ambienti lavorativi.La proposta di un piano straordinario di formazione obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro viene avanzata come soluzione urgente per porre fine a queste tragedie quotidiane. Allo stesso tempo, viene criticata la recente introduzione della patente a punti da parte del governo Meloni, vista come una misura inefficace che potrebbe addirittura favorire le imprese poco attente alla sicurezza dei propri dipendenti.La necessità di tutelare i lavoratori e garantire condizioni dignitose sui luoghi di lavoro emerge con forza da questa drammatica vicenda, evidenziando l’importanza di politiche e azioni concrete volte a prevenire incidenti simili in futuro.
Tragedia sul lavoro a Nocera Inferiore: proposte per la sicurezza dei lavoratori
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