Il progetto “Acqua per Taranto”, un’opera infrastrutturale di cruciale importanza strategica per la capitaneria ionica, si concretizza con l’avvio dei cantieri, a partire dal 6 ottobre.
Questa iniziativa, promossa da Acquedotto Pugliese, mira a fornire acqua potabile a una popolazione di 385.000 persone, mitigando la crescente vulnerabilità idrica del territorio.
La scelta di una dissalazione come soluzione, lungi dall’essere un mero intervento emergenziale, rappresenta una risposta proattiva alle sfide imposte dalla crisi climatica che sta profondamente alterando l’ecosistema mediterraneo.
L’impianto, localizzato lungo la Provinciale 38, a un chilometro dal fiume Tara, si svilupperà su un’area di due ettari.
La posizione è stata attentamente valutata per minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza del sistema.
L’attenzione alla salvaguardia del fiume Tara è un elemento centrale del progetto: non solo manterrà il suo corso naturale, soggetto a costante monitoraggio, ma vedrà anche un potenziamento della sua riqualificazione ambientale, con la creazione di accessi facilitati e la realizzazione di una pista ciclabile, promuovendo un utilizzo sostenibile del territorio.
La fase preliminare dei lavori prevede la rimozione di coltivazioni agrumarie, con l’impegno di un successivo reimpianto.
Acquedotto Pugliese ha lanciato un’iniziativa partecipativa, una “manifestazione di interesse” aperta a cittadini, enti e aziende agricole, per l’adozione di 1.500 nuovi alberi, trasformando un intervento infrastrutturale in un’opportunità di coinvolgimento comunitario e ripristino della biodiversità locale.
La tecnologia impiegata è all’avanguardia: si tratta di un impianto di dissalazione basato sul processo di osmosi inversa, alimentato esclusivamente da fonti di energia rinnovabile, garantendo un impatto ambientale ridotto e un approccio sostenibile.
L’acqua potabile verrà immessa nella rete idrica attraverso una condotta di 14 chilometri, che la convoglierà verso il serbatoio di Taranto.
Un’ulteriore condotta di 4,5 chilometri sarà dedicata al rilascio delle acque reflue, trattate per essere compatibili con l’ecosistema marino circostante, minimizzando l’impatto sull’ambiente.
L’investimento complessivo, stimato in circa 129 milioni di euro, testimonia l’importanza strategica dell’opera, affidata alla competenza di Suez Italy e Cisa, leader internazionali nel settore delle infrastrutture idriche.
Il progetto “Acqua per Taranto” non è solo un investimento in infrastrutture, ma anche un segnale di speranza per il futuro, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle risorse idriche sotterranee e contrastando l’intrusione salina, un fenomeno sempre più preoccupante a causa dei cambiamenti climatici.
L’attivazione dell’impianto segnerà una svolta significativa nella gestione delle risorse idriche della regione, garantendo un approvvigionamento più sicuro e sostenibile per le generazioni future.