Nel cuore pulsante di Matera, città scolpita nella pietra e custode di una storia millenaria, si apre la 637esima edizione della Festa in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona venerata con profondo affetto dalla comunità.
L’annuncio, rivelato dall’arcivescovo Benoni Ambarus al termine della solenne celebrazione nella Basilica Cattedrale, ha elevato un concetto teologico fondamentale a tema centrale del corteo trionfale: l’umiltà e il servizio disinteressato, incarnati nel gesto profetico del Cristo che lava i piedi dei suoi discepoli (Giovanni 13,14).
Questo atto simbolico, un’eco del primato dell’amore e della dedizione verso il prossimo, si configura come un invito pressante alla riflessione e all’azione.
Non si tratta semplicemente di un’impostazione estetica per il Carro Trionfale, ma di una riproposizione concreta del messaggio evangelico nel contesto della vita civile e religiosa di Matera.
Il gesto del lavare i piedi, un atto di sottomissione e di cura, diventa un paradigma per le relazioni interpersonali, un monito a superare l’individualismo e a coltivare la solidarietà.
La scelta del tema si inserisce in un percorso di rinnovamento spirituale che anima la diocesi di Matera-Irsina, volto a riscoprire le radici cristiane della comunità e a promuovere una cultura dell’accoglienza e della condivisione.
Maria Santissima della Bruna, protettrice della città, è invocata come guida e ispirazione in questo cammino, esempio di umiltà e di amore verso il prossimo.
Durante la stessa cerimonia, l’arcivescovo ha riconfermato Bruno Caiella nella sua carica di guida dell’associazione Maria Santissima della Bruna, riconoscendo il suo impegno costante e la sua dedizione al servizio della comunità.
La riconferma sottolinea l’importanza dell’associazione come punto di riferimento per la promozione della fede e della cultura a Matera, custode delle tradizioni e promotrice di iniziative di solidarietà e di sostegno alle persone in difficoltà.
La festa, dunque, si preannuncia come un evento di profonda rilevanza spirituale, culturale e sociale, un’occasione per celebrare la fede, la storia e l’identità di Matera, proiettata verso il futuro con speranza e fiducia.