sabato 4 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Bari revoca il patrocinio al convegno forense: etica, genere e Cellebrite

Il Comune di Bari ha deciso di revocare il patrocinio al convegno dell’Osservatorio Nazionale per l’Informatica Forense (ONIF), un evento di rilevanza nel panorama della scienza forense digitale, previsto per il 17 ottobre.

La decisione, comunicata ufficialmente dall’amministrazione comunale e ripresa dalla stampa locale, riflette una complessa sovrapposizione di considerazioni etiche, politiche e di genere.
Al centro della controversia vi è la presenza tra gli sponsor del convegno di Cellebrite, una società israeliana leader mondiale nello sviluppo di software per l’estrazione e l’analisi dei dati da dispositivi mobili.

Il prodotto di punta di Cellebrite, Ufed, è ampiamente utilizzato da forze dell’ordine, procure, agenzie di intelligence e istituzioni governative a livello globale per recuperare informazioni da smartphone e tablet.

Tuttavia, l’utilizzo di questa tecnologia ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale, con un rapporto di Amnesty International che ne denuncia l’impiego potenzialmente abusivo per la sorveglianza di attivisti, giornalisti e dissidenti politici.
Secondo le accuse, i dati estratti potrebbero essere utilizzati per monitorare e reprimere proteste, violando i diritti fondamentali alla privacy e alla libertà di espressione.
La stampa mediorientale ha inoltre aggiunto elementi di gravità, suggerendo un coinvolgimento del software Cellebrite in operazioni contro palestinesi detenuti dalle forze di sicurezza israeliane.

La decisione del Comune di Bari si inserisce in un contesto politico ben definito.
A maggio, il Consiglio comunale aveva approvato un atto formale per interrompere ogni forma di collaborazione commerciale con lo Stato di Israele, a partire dalla Fiera del Levante, fino a quando non saranno intraprese azioni concrete per porre fine all’intervento militare nella Striscia di Gaza.

La sponsorizzazione di Cellebrite, quindi, si configura come una potenziale violazione di tale impegno.
Oltre a queste implicazioni geopolitiche, la revoca del patrocinio si fonda su un’altra questione: la mancanza di equilibrio di genere tra i relatori previsti per il convegno.
Il Comune di Bari, infatti, ha deliberato a favore di politiche che promuovono la partecipazione plurale e paritaria di donne e uomini in tutti gli eventi pubblici, garantendo che i panel di relatori riflettano questa diversità.

L’assenza di voci femminili nel programma dell’ONIF è stata dunque interpretata come una non conformità a tali principi, rafforzando la decisione di ritirare il sostegno istituzionale.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sull’etica delle tecnologie forensi, la responsabilità delle istituzioni nel garantire la protezione dei diritti fondamentali e l’importanza di promuovere una rappresentazione inclusiva e paritaria nei contesti professionali e scientifici.
Il caso dell’ONIF a Bari si configura, dunque, come un campanello d’allarme sulle implicazioni sociali e politiche delle innovazioni tecnologiche e sulla necessità di un approccio critico e consapevole nel loro impiego.

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