L’olio che vi offriamo è più che un prodotto della terra; è l’espressione tangibile di un legame profondo con la nostra identità, un’eredità che affonda le radici in un territorio benedetto e custode di una storia millenaria.
Monsignor Camillo Cibotti, custode spirituale di questa comunità, ha saputo evocare con maestria il significato di questo gesto, paragonandolo all’olio che nutriva la fiamma perpetua accesa in memoria di San Francesco, un simbolo di luce e speranza.
Siamo persone provenienti da ogni angolo d’Italia e del globo, accomunate da un desiderio: quello di immergerci nell’esempio luminoso di una vita autenticamente evangelica.
Francesco, figura complessa e profondamente umana, si presenta a noi non come un eroe invincibile, ma come un discepolo umile e attento, un uomo che ha saputo abbandonare la presunzione della conoscenza a favore dell’ascolto e dell’imitazione di Cristo.
La sua grandezza non risiede nella potenza intellettuale o nella sete di sapere, ma nella capacità di riconoscere la propria fragilità, di accettare i propri limiti e di lasciarsi guidare dalla voce del Maestro.
Francesco, rinunciando alla sicurezza offerta dalla ragione e dalla logica, si pone in una posizione di vulnerabilità, aprendo il proprio cuore alla rivelazione divina.
Abbandona l’illusione di poter afferrare la totalità del mistero, comprendendo che la vera conoscenza si conquista attraverso l’esperienza vissuta e la comunione con il divino.
Questa scelta coraggiosa lo avvicina a Cristo, permettendogli di condividere il suo cammino, di portare il peso delle sue sofferenze e di seguire le sue indicazioni, anche quando queste conducono in territori inesplorati.
L’olio, in questo contesto, diventa metafora dell’esperienza stessa: un nutrimento per l’anima, un balsamo per le ferite, una luce che illumina il cammino.
È il frutto di un lavoro paziente e rispettoso della natura, un dono che ci invita a riscoprire il valore della semplicità, dell’umiltà e della condivisione.
È un invito a riscoprire Francesco non come un personaggio storico idealizzato, ma come un uomo che, attraverso la sua testimonianza, ci ha mostrato la via per una vita più autentica e vicina al Vangelo.
La sua eredità non è un dogma da seguire pedissequamente, ma un seme da coltivare nel nostro cuore, affinché possa germogliare e dare frutto in ogni aspetto della nostra esistenza.