lunedì 6 Ottobre 2025
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San Francesco: Eredità Spirituale e Ispirazione per l’Italia

San Francesco d’Assisi, figura apicale nel pantheon dell’identità italiana, incarna un ideale poetico e spirituale di ineguagliabile risonanza.

La sua eredità, lungi dall’essere relegata alla dimensione religiosa, permea la cultura nazionale, costituendo un’ispirazione per la letteratura, la lingua e i valori che definiscono il nostro Paese.

Il *Cantico delle Creature*, un capolavoro di umiltà e contemplazione, ha tracciato un percorso linguistico e stilistico che ha influenzato profondamente autori come Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, contribuendo a diffondere la lingua italiana nel mondo.

La figura di San Francesco trascende la semplice santità: è un monito all’impegno pacifista e al dialogo interculturale.

La sua capacità di dialogare con chiunque, anche con coloro che osteggiavano le sue idee, rappresenta un esempio cruciale per l’epoca nostra, segnata da crescenti divisioni e conflitti.

Il suo messaggio ci invita a superare le barriere ideologiche e a cercare la comprensione reciproca, poiché la rottura di questo dialogo, l’esaurimento della pazienza e dell’apertura mentale, sono terreno fertile per l’insorgere della violenza e della guerra.
La pace, come ci ricorda San Francesco, non è un auspicio disinteressato, un desiderio fine a se stesso, ma un’opera in divenire, un edificio da costruire con perseveranza, coraggio e un approccio pragmatico, mattone dopo mattone, con un senso di responsabilità e una visione ragionevole.

Richiede un investimento costante di energie, un impegno concreto e una volontà di superare le difficoltà.
Il riconoscimento di San Francesco come Patrono d’Italia e la conseguente istituzione del 4 ottobre come festa nazionale non costituiscono un mero gesto simbolico o una spesa improduttiva, bensì un atto deliberato del Parlamento, una dichiarazione di identità nazionale, un omaggio alla nostra storia e ai valori che la caratterizzano.

Questo riconoscimento assume un significato ancora più profondo se si considera che coincide con l’anniversario della scomparsa del Papa Francesco, che ha scelto di ereditare il nome del santo assisiate, testimoniando così la continuità di un ideale di povertà, umiltà e servizio al prossimo.

La scelta di questo nome da parte del pontefice è un segno di profonda ispirazione e un invito a seguire l’esempio di San Francesco nel nostro tempo, in un mondo che necessita urgentemente di pace, dialogo e riconciliazione.

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