L’incontro con la resilienza e la profonda umanità manifestate da coloro che, in barche precarie, hanno sfidato le acque per un ideale di giustizia, ha risvegliato in me una nuova consapevolezza.
Riferendomi ai coraggiosi attivisti della Flotilla che hanno osato infrangere l’assedio imposto a Gaza, desidero inaugurare questa giornata dedicata alla co-creazione del programma regionale con i cittadini, qui a Bari, alla Fiera del Levante.
Un mese fa, a Bisceglie, l’inizio di questo percorso è stato segnato da un sentimento di incertezza, quasi di vergogna.
La vergogna di avvertire timore di fronte all’eroismo di chi ha rischiato tutto per difendere i valori di pace, solidarietà e equità.
Oggi, questo viaggio si arricchisce della partecipazione attiva di voi, che con le vostre proposte e la vostra visione contribuirete a definire il futuro della nostra regione.
Un futuro che non potrà prescindere dall’audacia, dalla capacità di superare le convenzioni e di abbracciare soluzioni innovative.
Ricordo vividamente quel giorno a Bisceglie, quando il mio stato d’animo era quello di un navigatore smarrito in un mare di incognite.
Fu allora che compresi con chiarezza il mio ruolo, la mia responsabilità.
Abbiamo l’imperativo morale di proseguire il percorso straordinario intrapreso vent’anni fa, un’eredità preziosa che merita di essere custodita e valorizzata.
Le recenti polemiche, le discussioni accese che hanno preceduto e accompagnato l’annuncio della mia candidatura, hanno rappresentato una prova di forza, un momento di riflessione sulla necessità di trascendere le divisioni e di concentrarsi sull’interesse comune.
Avevo fatto una promessa a Bisceglie: non avrei più permesso che le dispute personali offuscassero la visione del bene collettivo.
Un impegno che ho cercato di mantenere con coerenza, mettendo da parte ogni ambizione individuale per accogliere la voce della comunità.
Questo processo di co-creazione del programma regionale non è solo un esercizio formale; è un atto di fiducia, un invito a tutti i cittadini ad assumersi la responsabilità del proprio futuro.
È un’opportunità per ascoltare le voci che spesso rimangono inascoltate, per dare spazio alle idee che nascono dal basso, per costruire insieme un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e solidale.
Un programma che sia espressione non di un’élite, ma dell’intera comunità pugliese.