domenica 5 Ottobre 2025
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Vandalismo a Castelnuovo Scrivia: Eco di un Passato Estremo

L’atto vandalico subito dalla filiale di Intesa Sanpaolo a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) ha sollevato una serie di interrogativi e riaperto ferite storiche, configurandosi non solo come un gesto di danneggiamento patrimoniale, ma anche come una provocazione ideologica carica di significati simbolici.

Le scritte apposte sulle vetrate – “Rapina la banca”, “Strozzina”, affiancate dalla sigla “Nar” e dal riferimento a “Belsito libero” – suggeriscono un’eco di violenza politica legata a un passato di estrema destra.
La presenza della sigla “Nar” (Nuclei Armati Rivoluzionari) è particolarmente rilevante.
Questi gruppi, attivi tra gli anni Settanta e Ottanta, si caratterizzarono per azioni eversive contro lo Stato, utilizzando la violenza come strumento per destabilizzare l’ordine democratico e promuovere un’ideologia radicale di matrice neofascista.
La scelta di richiamare questa sigla, ormai avvolta nel tempo, denota un tentativo di riappropriazione di un linguaggio e di una narrazione che mira a legittimare, almeno simbolicamente, l’atto vandalico come espressione di una protesta politica radicale.
Il riferimento a “Belsito libero” aggiunge ulteriore complessità all’interpretazione.
Pasquale Belsito, figura controversa all’interno dei Nar, fu coinvolto in azioni criminali e legami politici che hanno alimentato speculazioni e polemiche.

L’uso del suo nome, a distanza di anni, potrebbe rappresentare un tentativo di riabilitare la sua immagine, oppure un modo per collegare l’atto vandalico a dinamiche politiche contemporanee, evocando possibili implicazioni con esponenti politici attuali.
L’ambiguità del riferimento, come sottolineato dal sindaco Gianni Tagliani, esige cautela e un’analisi più approfondita.
La presenza delle croci celtiche, simboli complessi e polivalenti, introduce una ulteriore dimensione interpretativa.

Sebbene possano essere utilizzate in contesti di matrice esoterica o spirituale, in questo specifico contesto appaiono funzionali a creare un’aura di mistero e a rafforzare l’impatto simbolico dell’atto vandalico.
L’evento ha suscitato immediate reazioni e interrogativi, amplificati dalla necessità di discernere tra ipotesi e certezze.
L’appello del sindaco alla precisione e alla responsabilità nell’interpretazione dei fatti sottolinea l’importanza di evitare generalizzazioni affrettate e di concentrarsi sull’acquisizione di elementi probatori concreti.

Le indagini, affidate ai Carabinieri, si concentrano ora sull’analisi scrupolosa delle immagini di videosorveglianza, sia dell’istituto di credito che del sistema di telecamere comunali, nella speranza di identificare i responsabili e far luce sulle motivazioni che hanno portato a questo atto di vandalismo, che va al di là della semplice distruzione di una proprietà privata, configurandosi come un gesto politico potenzialmente carico di implicazioni sociali e storiche.
L’obiettivo primario è quello di assicurare alla giustizia i colpevoli e, al contempo, di prevenire il ripetersi di simili episodi, che minano la sicurezza e la convivenza civile.

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