domenica 5 Ottobre 2025
20.1 C
Comune di Bari

Bari, una panchina che dona speranza e vita.

Sulla passeggiata marina di Bari, un nuovo simbolo si erge a monito e a promessa: una panchina di design, dai colori contrastanti, una seduta cremisi poggiata su una spalliera candida, un’opera che trascende la mera funzionalità per diventare un messaggio tangibile.

Incisa sulla spalliera, una frase evocativa: “Io dono, non so per chi ma so perché.

” Questa non è una panchina qualsiasi; è il frutto dell’impegno dell’Associazione Italiana Donatori Organi e Tessuti (AIDO) di Bari, un gesto concreto per sollevare un dibattito cruciale e incoraggiare una scelta salvavita.

La panchina si configura come un’installazione artistica volta a sensibilizzare la comunità sulla generosità che permette di trasformare un lutto in speranza, un addio in un nuovo inizio per chi attende un trapianto.
Si tratta di un invito alla riflessione, un promemoria silenzioso e costante sull’importanza di una decisione che può cambiare il destino di altre persone.
Integrata nella struttura, una moderna tecnologia, il codice QR, funge da ponte tra la fisicità della panchina e il vasto mondo dell’informazione digitale.
Inquadrandolo con un dispositivo mobile, si accede direttamente al sito web dell’AIDO, un portale ricco di risorse preziose: dettagli operativi sulla donazione, le procedure burocratiche da seguire, i moduli necessari per esprimere il consenso informato e, soprattutto, le istruzioni chiare e concise su come manifestare la propria volontà di donare al momento del rinnovo della carta d’identità.

Questa iniziativa va oltre la semplice promozione della donazione di organi e tessuti; si propone di instaurare una cultura del dono, di abbattere le barriere dell’ignoranza e della paura che spesso impediscono alle persone di compiere un gesto di altruismo così significativo.

La panchina, con la sua presenza imponente e il suo messaggio penetrante, si configura come un punto di riferimento per la città, un luogo di incontro e di dialogo, un simbolo di speranza e di solidarietà umana.

Un invito a considerare, con consapevolezza e generosità, l’eredità più preziosa che si possa lasciare al prossimo: la possibilità di una seconda vita.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -