Un gruppo di venti dipendenti del Policlinico di Foggia, composto da medici e infermieri, si trova attualmente al centro di un’indagine per cooperazione in omicidio colposo legato alla morte della giovane Natasha Pugliese, di soli 23 anni. La ragazza originaria di Cerignola è deceduta il 4 settembre scorso durante un intervento chirurgico al torace a seguito delle complicazioni derivanti da un incidente stradale avvenuto nel giugno precedente mentre si trovava su uno scooter elettrico. La notizia del tragico decesso ha scatenato una reazione violenta da parte dei familiari della giovane, che hanno aggredito il personale sanitario presente nel reparto. Gli avvisi di garanzia emessi sono considerati un atto dovuto in quanto la Procura di Foggia ha programmato per domani l’esecuzione dell’autopsia al fine di determinare le cause della morte. Dopo l’esame autoptico, il medico legale incaricato, Vittorio Fineschi, avrà fino a novanta giorni per presentare le proprie conclusioni sull’accaduto. Questo caso drammatico mette in luce la complessità e la delicatezza delle situazioni mediche e legali che possono emergere all’interno degli ospedali, richiedendo una rigorosa analisi degli eventi per garantire giustizia e trasparenza in queste circostanze così sensibili.
Indagine su morte Natasha Pugliese: dipendenti Policlinico Foggia coinvolti. Familiari reagiscono con violenza. Autopsia in corso per determinare cause decesso.
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