Ad Alessandria e nella provincia, una serie di atti vandalici ha sollevato interrogativi e preoccupazioni, configurando un potenziale ritorno di dinamiche eversive legate a frange neofasciste.
Le scritte e i simboli apparsi su edifici pubblici, istituzioni finanziarie e muri di oratori, rivelano una precisa volontà comunicativa e un tentativo di rivendicazione ideologica.
A Castelnuovo Scrivia, la filiale di Intesa Sanpaolo è stata oggetto di un’azione di danneggiamento che ha visto la vetrata imbrattata con messaggi esplicitamente rivolti al mondo bancario e finanziario: “Rapina la banca”, “Strozzina”.
L’aggiunta della sigla “Nar” accanto a queste espressioni costituisce un elemento cruciale per la ricostruzione degli eventi.
La sigla, risalente agli anni Settanta e Ottanta, identifica i Nuclei Armati Rivoluzionari, un’organizzazione terroristica di estrema destra che ha perpetrato attentati e azioni di sabotaggio in Italia.
L’invocazione “Belsito libero” potrebbe riferirsi a Pasquale Belsito, figura di spicco all’interno dei Nar, la cui vicenda personale e politica è ancora oggetto di discussioni e interpretazioni divergenti.
La presenza di tre croci celtiche, simboli complessi con valenze diverse a seconda del contesto, aggiunge un ulteriore strato di interpretazione a questa azione, suggerendo un tentativo di collegare l’azione a un immaginario identitario di matrice esoterica e nazionalista.
Il sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, ha espresso cautela, sottolineando la necessità di un’analisi approfondita e di dati certi prima di poter trarre conclusioni definitive.
La sua richiesta di maggiore precisione, focalizzata sulla precisa identificazione dei soggetti coinvolti e sulla loro affiliazione politica, riflette la complessità di un contesto in cui simboli e riferimenti possono essere manipolati e interpretati in modi diversi.
Analoghe situazioni si sono verificate nel Tortonese, dove sulle pareti dell’oratorio sono comparse scritte che, in aggiunta all’invocazione a “Belsito libero”, includono riferimenti diretti al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e a Marco Biagi, economista e dirigente pubblico assassinato nel 2010.
Questa estensione delle scritte a figure di rilievo nel panorama politico e istituzionale contemporaneo indica una volontà di ampliare la portata della protesta e di colpire, simbolicamente, il cuore del potere.
Ad Alessandria, la Polizia Locale ha segnalato la presenza di scritte simili, ampliando l’area geografica interessata dagli atti vandalici.
Le indagini, condotte dai Carabinieri, si concentrano sull’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dell’istituto di credito e delle telecamere comunali, nella speranza di identificare i responsabili e ricostruire le dinamiche degli eventi.
L’episodio riapre un dibattito sulla necessità di monitorare attentamente il territorio e di contrastare con fermezza qualsiasi forma di manifestazione violenta e di propaganda ideologica che possa minare la sicurezza e la convivenza civile.
La natura dei messaggi e la scelta dei simboli utilizzati suggeriscono una profonda conoscenza del contesto politico e sociale italiano, e una volontà di provocare e destabilizzare.







