mercoledì 8 Ottobre 2025
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Piemonte

Gavi: 66 immagini di infanzia perduta, un grido di pace.

“Voci spezzate, sguardi infranti: sessantasei frammenti di innocenza perduta” è il titolo che accoglie il visitatore nell’esposizione inaugurata il 5 ottobre, nell’atrio del municipio di Gavi (Alessandria).
Non si tratta di fotografie isolate, ma di un percorso visivo stratificato, composto da sessantasei immagini disposte a terra, incorniciate in plexiglass traslucido, che invita alla riflessione e al confronto con la realtà del conflitto.
L’iniziativa, promossa dal Circolo Legambiente Val Lemme, trascende la semplice esposizione fotografica: è un atto di testimonianza, un grido di allarme che mira a smuovere coscienze e a promuovere una cultura di pace.
Le immagini, estratte dalla piattaforma Wikimedia, sono accompagnate da metadati cruciali – autore, data, e laddove possibile, ora e luogo – che ancorano la narrazione alla concretezza degli eventi.

Questi scatti, catturati in contesti di guerra che coinvolgono bambini palestinesi, non vogliono essere un mero resoconto di tragedie.

Sono finestre spalancate su vite spezzate, su sogni infranti, su un futuro negato.
Ogni fotografia è un’accusa silenziosa contro le dinamiche belliche, che inesorabilmente colpiscono i più vulnerabili, trasformando l’infanzia in un campo di battaglia.

L’obiettivo primario dell’esposizione non è l’emozione superficiale, ma la consapevolezza profonda.

I promotori auspicano che questa esperienza visiva stimoli una riflessione critica sulle cause dei conflitti armati, sulle conseguenze devastanti che ne derivano, e sulla necessità imperativa di esplorare alternative pacifiche alla risoluzione delle controversie internazionali.
Si tratta di un monito alla comunità internazionale, un appello a una trasformazione radicale nel modo in cui affrontiamo le tensioni geopolitiche, privilegiando il dialogo, la diplomazia e la cooperazione internazionale.

L’esposizione non si rivolge esclusivamente a un pubblico adulto; anche i bambini, accompagnati e debitamente preparati, sono invitati a confrontarsi con queste immagini, per comprendere l’importanza della pace e della compassione, e per diventare cittadini attivi nella costruzione di un futuro più giusto e sicuro per tutti.

La speranza è che questa mostra sia un seme piantato nel cuore dei visitatori, capace di germogliare in un impegno concreto per la pace.

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