La cardiologia interventistica dell’Ospedale San Paolo di Bari si distingue per l’adozione di un’avanguardia tecnologica nella gestione delle lesioni coronariche complesse, in particolare delle occlusioni coronariche croniche totali (CTO).
Questa innovativa procedura, introdotta tra i primi centri italiani, rappresenta un significativo passo avanti nel panorama della rivascolarizzazione cardiaca, offrendo una soluzione terapeutica per pazienti che in precedenza si trovavano di fronte a opzioni limitate o assenti.
Il fulcro di questa tecnica pionieristica risiede nell’impiego di un microcatetere di ultima generazione, un dispositivo estremamente preciso e maneggevole che consente ai cardiologi di navigare all’interno delle arterie coronarie, superando l’ostruzione e ripristinando il flusso sanguigno vitale al cuore.
Questa approccio minimamente invasivo contrasta con la tradizionale chirurgia di bypass aorto-coronarico, che pur rimanendo un’opzione valida in determinate circostanze, comporta un intervento più esteso e un periodo di recupero più lungo.
Inoltre, la nuova tecnica offre una via terapeutica per pazienti in cui la rivascolarizzazione chirurgica non era considerata praticabile a causa della complessità della lesione o delle condizioni del paziente.
Il primo caso trattato con questa innovativa procedura ha coinvolto un paziente di 69 anni affetto da una severa occlusione dell’arteria interventricolare anteriore, un vaso di primaria importanza per l’irrorazione del muscolo cardiaco.
L’intervento, eseguito con maestria dal dottor David Rutigliano, supportato da un team altamente specializzato di medici e infermieri del laboratorio di Emodinamica del San Paolo, ha dimostrato la fattibilità e l’efficacia di questa nuova metodologia.
La tecnica del microcatetere si configura come una preziosa alternativa terapeutica, aprendo nuove prospettive per pazienti che, in passato, non potevano beneficiare di trattamenti specifici o erano destinati a procedure chirurgiche più invasive.
La letteratura scientifica suggerisce che, in mani esperte, questa procedura offre un tasso di successo elevato, stimabile intorno al 95%, con un profilo di rischio periprocedurale significativamente ridotto rispetto alle alternative tradizionali.
Questo implica una minore incidenza di complicanze immediate e un più rapido ritorno alle normali attività quotidiane per il paziente.
L’introduzione di questa tecnica avanzata consolida il ruolo dell’Ospedale San Paolo di Bari come centro di eccellenza nella cardiologia interventistica, testimoniando l’impegno costante nella ricerca di soluzioni innovative per migliorare la salute cardiovascolare della comunità.
La continua evoluzione delle tecnologie e delle metodologie terapeutiche rappresenta un elemento cruciale per garantire ai pazienti un accesso tempestivo a cure all’avanguardia, contribuendo a prolungare la loro aspettativa di vita e a migliorare la loro qualità di vita.