20 settembre 2024 – 11:01
Attraverso un progetto di legge mirato, sarà la Regione a corrispondere la somma di 495 mila 456 euro dovuta allo Stato dai Comuni valdostani per gli anni 2024 e 2025, come contributo al ripristino della stabilità finanziaria, procedendo successivamente con una compensazione sui trasferimenti delle risorse destinate ai comuni della Valle d’Aosta. A spiegare tale decisione, durante il Consiglio Valle, è il presidente della Regione, Renzo Testolin, dopo che la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso presentato dalla giunta regionale e ha stabilito che anche i Comuni valdostani sono tenuti a partecipare, seppur tramite la Regione, agli obiettivi di finanza pubblica. Nel ricorso presentato, la giunta si lamentava del dover versare due volte il contributo – una volta come Regione e l’altra in rappresentanza dei comuni valdostani – sostenendo che i Comuni non dovessero contribuire in quanto considerati un’unica entità finanziaria insieme alla Regione. La sentenza non lascia spazio all’interpretazione: secondo la legislazione attuale, non è possibile riconoscere il modello di sistema integrato richiesto dalla Regione – spiega Testolin. In mancanza di una specifica normativa che chiarisca l’esistenza di un sistema finanziario integrato tra la Regione e i suoi enti locali in Valle d’Aosta, in cui la Regione agisce come unico intermediario dello Stato nei rapporti finanziari reciproci, anche i Comuni della Valle d’Aosta devono contribuire, tramite la Regione stessa, agli obiettivi di finanza pubblica. La Consulta menziona nel suo verdetto il caso del Friuli Venezia Giulia che ha raggiunto l’obiettivo del sistema integrato attraverso l’approvazione di norme statutarie attuative. L’intenzione della Regione è seguire lo stesso percorso. Per questo motivo, Testolin ha incaricato la segretaria generale della Regione, Stefania Fanizzi, di istituire un gruppo di lavoro dedicato all’esame dell’elaborazione di una normativa attuativa specifica.