sabato 11 Ottobre 2025
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Alto Adige: Cresce la rete per l’infanzia, un investimento per il futuro.

Nel 2024, la rete di servizi per la prima infanzia in Alto Adige ha accolto 5232 bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni, delineando un quadro di crescita e diversificazione delle opzioni di cura.

La presenza di microstrutture comunali (Kita), figure professionali di baby-sitting e asili nido rivela una risposta articolata ai bisogni delle famiglie, con 2569 bambini che hanno frequentato le prime, 1920 affidati a baby-sitter e 753 accolti negli asili nido.

L’espansione del sistema, testimoniata dall’attivazione di dodici nuove microstrutture e dall’ampliamento di quelle esistenti a Senales, Cornedo/Cardano, Funes, Curon Venosta, Foresta/Lagundo, Tirolo e Naz/Naz-Sciaves, riflette un impegno crescente verso la genitorialità supportata.

Questo sviluppo significativo è il risultato di una presa di coscienza diffusa a livello comunale riguardo all’investimento strategico nel settore della prima infanzia.
Non si tratta semplicemente di fornire un luogo sicuro per i bambini, ma di creare un ambiente stimolante che favorisca lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale fin dai primi anni di vita.
La rete di servizi è concepita come un elemento cruciale per sostenere le famiglie, promuovere l’uguaglianza di opportunità e contribuire alla crescita economica della regione.
L’impulso finanziario fornito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha accelerato questo processo, con l’approvazione di 17 progetti in 16 comuni altoatesini, per un investimento complessivo di undici milioni di euro.
Questa iniezione di risorse ha permesso di realizzare nuove strutture e ampliare quelle esistenti, rispondendo alla crescente domanda di servizi di qualità.
L’assessora provinciale alla Famiglia, Rosmarie Pamer, sottolinea come questo impegno congiunto stia consentendo alle famiglie di accedere a una gamma sempre più ampia di opzioni di assistenza all’infanzia.

Il dato più significativo è l’aumento del tasso di assistenza all’infanzia per bambini fino a tre anni, passato dal 34,9% nel 2022 al 40,4% nel 2024.

Questo progresso significativo pone l’Alto Adige sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 45% entro il 2030, come previsto dagli obiettivi di Barcellona a livello europeo, che mirano a garantire un accesso universale a servizi di qualità per la prima infanzia.

Per comprendere meglio l’efficacia del sistema, è utile distinguere tra l’indice di assistenza, che misura la percentuale di bambini che usufruiscono di un servizio di cura, e l’indice di dotazione, che riflette la disponibilità di posti offerti rispetto alla popolazione infantile.
Nel 2024, l’Alto Adige si attesta al 28,5% per l’indice di dotazione, un incremento significativo rispetto al 24,1% del 2022, indicando un miglioramento nella capacità di risposta alle esigenze della popolazione.

Questa crescita costante non solo testimonia l’impegno finanziario e infrastrutturale, ma anche l’evoluzione di una cultura che riconosce l’importanza cruciale della prima infanzia per il futuro della regione.
La creazione di un ambiente di cura accessibile, stimolante e di alta qualità rappresenta un investimento strategico per le generazioni future e contribuisce a costruire una società più equa e prospera.

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