martedì 7 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Bari, Salvato Infante da Botulismo: Tempismo e Competenza Decisivi

Un evento drammatico, risolto grazie alla prontezza e alla competenza medica, ha visto protagonista un bambino di sei mesi ricoverato presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari.

Il piccolo, giunto in ospedale il 22 settembre con un quadro clinico allarmante caratterizzato da paralisi delle pupille, ridotta risposta agli stimoli e progressiva insufficienza muscolare, è stato immediatamente preso in carico da un team specializzato in malattie infettive e terapia intensiva.

La rapida e accurata valutazione ha suggerito la sospetta presenza di botulismo infantile, una patologia rara ma potenzialmente letale, soprattutto nei neonati.

La gravità della situazione ha innescato una complessa procedura di coordinamento a livello nazionale.

La direzione dell’ospedale, attraverso la Central Room dell’azienda ospedaliera universitaria barese, ha prontamente attivato una comunicazione urgente con l’Istituto Superiore di Sanità e il Centro Antiveleni di Pavia, enti cruciali per l’ottenimento del siero antitosso botulinico, farmaco salvavita in questi casi.
Il bambino è stato immediatamente trasferito in terapia intensiva, mentre la polizia, in collaborazione con le autorità sanitarie, ha lavorato per garantire il rapido trasferimento del siero a Bari.

L’infusione del farmaco è avvenuta in meno di 24 ore dalla diagnosi, un fattore determinante per l’esito positivo.

La ripresa del paziente è stata graduale ma costante.
Dopo una settimana di monitoraggio intensivo, il bambino è stato trasferito da terapia intensiva in una degenza protetta, per poi tornare finalmente a casa con i suoi genitori, un ritorno alla normalità reso possibile dall’intervento tempestivo.

Danny Sivo, direttore sanitario dell’Azienda Policlinico di Bari, ha chiarito come la fonte più probabile dell’intossicazione sia da ricercare nelle spore del *Clostridium botulinum* presenti nel miele.
Queste spore, innocue per l’organismo adulto, rappresentano un pericolo reale per i neonati, i cui sistemi digestivi non sono ancora in grado di contrastarle efficacemente.

Nell’intestino del bambino, tali spore possono germinare e produrre la tossina botulinica, responsabile dei sintomi neurologici osservati.
Per questo motivo, viene raccomandata con fermezza l’astensione dall’introduzione del miele nei bambini al di sotto dell’anno di età.
L’episodio sottolinea l’importanza cruciale di una diagnosi precoce e di un approccio multidisciplinare nella gestione di patologie complesse.
Come ha evidenziato il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, la tempestività dell’intervento e la sinergia tra le diverse specialistiche hanno giocato un ruolo essenziale nella salvaguardia della vita del piccolo paziente, offrendo una lezione preziosa in termini di organizzazione e competenza medica.
L’evento costituisce anche un monito per i genitori, affinché prestino la massima attenzione alle raccomandazioni mediche relative all’alimentazione dei neonati, evitando il rischio di introdurre alimenti potenzialmente pericolosi.

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